L'Acquedotto Renano
Il Consorzio della Grande Bonificazione Renana cura il progetto dell'Acquedotto Renano, concepito per servire vaste zone della bassa pianura bolognese (50 mila ettari circa) povere di risorse idriche, a beneficio di oltre 60 mila abitanti.
L'ente decide di utilizzare le falde artesiane alimentate dal bacino dell'Alto Reno e quindi di perforare sette pozzi nei pressi di Calderara, a circa 110 metri di profondità.
Nel 1934 inizieranno i lavori, che però saranno sospesi a lungo a causa delle vicende belliche. Dopo la guerra, grazie alla legge sulle aree depresse, si avranno i finanziamenti per riprenderli e portarli a termine.
Oltre che dalle opere di presa (7 pozzi) e dalla centrale di sollevamento di Calderara di Reno, l'Acquedotto Renano sarà costituito dalla rete di adduzione dell'acqua (127 km di tubazioni di acciaio elettro saldate) a 23 serbatoi presenti nei comuni di Galliera, Pieve di Cento, Castello d'Argile, Sala Bolognese, Calderara di Reno, Malalbergo, S. Pietro in Casale, Bentivoglio, S. Giorgio di Piano, Argelato, Baricella, Minerbio e Granarolo.
Saranno installate inoltre - in alcuni comuni con notevole ritardo - le reti di distribuzione dai serbatoi pensili ai centri abitati e alla campagna. L'opera verrà completata alla fine degli anni Cinquanta.
Nonostante la lunga gestazione e i notevoli costi, l'Acquedotto Renano non durerà a lungo. Negli anni Ottanta sarà ceduto alla Seabo (poi Hera), ma nel frattempo saranno attivati nuovi sistemi di approvvigionamento idrico.
Divenute inutili, alcune delle torri piezometriche, simbolo del progresso e dello sviluppo agricolo della bassa bolognese nel dopoguerra, verranno inesorabilmente abbattute all'inizio del nuovo secolo, per motivi di sicurezza.
- Consorzio della grande Bonificazione Renana, Acquedotto Renano, Bologna, Calderini, 1958
- Giancarlo Leoni, Idrografia e bonifica del bacino del Reno. Notizie storiche, Bologna, Grafiche A&B, 1994, p. 102
- I settant'anni del Consorzio della Bonifica Renana, 1909-1979, Sala Bolognese, Forni, 1980, pp. 155-159