Gli agrari non trattano. Scontri tra nazionalisti e socialisti
Il 31 marzo si svolge al Teatro Verdi l’assemblea regionale degli agrari, che ribadiscono il rifiuto alle richieste dei lavoratori, da mesi in lotta per il rinnovo dei patti colonici.
Al termine della riunione si mobilitano i nazionalisti della formazione paramilitare “Sempre pronti per la patria e per il Re”, che risalgono via Indipendenza e provocano scontri violenti con i socialisti.
Dopo il ferimento a pugnalate del socialista Bruno Carlotti di 33 anni, i suoi compagni tentano l’assalto a Palazzo Bentivoglio, sede dei nazionalisti. Questi ultimi reagiscono sparando e ferendo il giovane Edoardo Salvemini e una donna di passaggio.
Tra gli arrestati per gli scontri vi sono i nazionalisti Dino Zanetti (1897-1956) e Felice De Laurentis. Alcuni mesi dopo, durante il processo che li manderà assolti, riceveranno gli elogi del Pubblico Ministero per la loro fede italiana e la lotta “contro i rinnegatori ed i sovvertitori della Patria”.
- Nazario Sauro Onofri, La Strage di Palazzo d'Accursio. Origine e nascita del fascismo bolognese 1919-1920, Milano, Feltrinelli, 1980, p. 169
- Antonio Senta, Rodolfo Vittori, Guerra civile. Bologna dal primo dopoguerra alla marcia su Roma (1919-1922), Milano, Zero in condotta, 2024, pp. 93-94