Giuseppe Romagnoli direttore della Scuola della Medaglia
Lo scultore bolognese Giuseppe Romagnoli (1872-1966), allievo di Enrico Barberi e collaboratore della Società Aemilia Ars, si trasferisce a Roma come direttore e insegnante alla Regia Scuola per l'Arte della Medaglia, incarico che manterrà fino al 1954.
A lui si devono quasi tutti i modelli per le monete italiane a partire dal 1918. Memorabili le medaglie eseguite per l'Istituto Internazionale d'Agricoltura, il Bimillenario di Virgilio, la Mostra Augustea della Romanità, il Ventennale della Rivoluzione Fascista e molte altre.
Nella capitale Romagnoli parteciperà anche a grandi imprese decorative, eseguendo rilievi per il Vittoriano (La Gloria) e per il ponte Vittorio Emanuele II (La Fedeltà allo Statuto. Dopo Novara, 1849).
- Accademia di Belle Arti Bologna, Figure del Novecento 2. Oltre l'Accademia, a cura di Adriano Baccilieri, Carpi (MO), La Litografica, stampa 2001, p. 259
- Alfonso Rubbiani: i veri e i falsi storici, Bologna, febbraio-marzo 1981, a cura di Franco Solmi e Marco Dezzi Bardeschi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1981, pp. 395-396 (scheda a cura di E. Farioli)
- Arte e storia a Bologna nel Novecento. Un percorso per immagini, a cura di Roberto Martorelli, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 1159
- Fortunato Bellonzi, Lo scultore Giuseppe Romagnoli, in "Dialoghi", 5 (1961)
- La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di Giovanna Pesci, Bologna, Compositori, 1998, p. 291
- La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia Moderna, stampa 2009, pp. 150-151
- Giuseppe Romagnoli, 1872-1966, Roma, CA.DI.GE., stampa 1992
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Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. pp. 205, 214-215, 230-231