Giuseppe Dozza designato sindaco per il dopoguerra

10 settembre 1944, 00:00

Membro del CLNAI per il Partito Comunista clandestino, Giuseppe Dozza (1901-1974), antifascista bolognese da tempo perseguitato ed emigrato in Unione Sovietica e in Francia, rientra a Bologna dopo un viaggio avventuroso attraverso la Svizzera.

E' designato a ricoprire la carica di sindaco a liberazione avvenuta. Nel frattempo fa parte del CLN regionale e del triumvirato insurrezionale del PCI. Il suo nome di battaglia, suggeritogli da Celeste Negarville, è Ducati.

Assieme agli altri membri del CLN avvierà contatti con industriali, dirigenti e funzionari pubblici, membri delle forze armate, che, delusi dal fascismo, accetteranno di collaborare per affrontare le emergenze portate dalla guerra agli abitanti della città e alle popolazioni della provincia - oltre 300.000 persone - sfollate entro le mura.

Dopo le stragi naziste dell'autunno 1944, Dozza sarà autore di un violento proclama, poi divenuto famoso, contro il Feldmaresciallo Kesselring: Risposta al comandante tedesco. Odio mortale.

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Giuseppe Dozza, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova Editoriale AIEP, vol. 5.: Bologna contemporanea: gli anni della democrazia, 1990, p. 61 sgg.
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 105 (foto)
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 -aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 143 sgg.
  • Gabriele Bonazzi, Bologna in duecento voci. Dizionario minimo di storia, cultura, umori di una città davvero europea, Sala Bolognese, A. Forni, 2011, p. 89
  • Giuseppe Dozza. Il sindaco di tutti. Testimonianze, Bologna, Centro Stampa Ds, 2002, p. 7
  • Giuseppe Dozza a dieci anni dalla morte. Dalla lotta antifascista al governo delle sinistre, atti del convegno, Bologna, Palazzo d'Accursio, Sala del Consiglio comunale, 15-16 dicembre 1984, Bologna, Graficoop, 1985, p. 21
  • Giuseppe Dozza, La strada del ritorno, in Al di qua della Gengis Khan. I partigiani raccontano, a cura di Remigio Barbieri e Sergio Soglia, Bologna, Galileo, 1965, pp. 9-12
  • Andrea Fontana, I sindaci di Bologna. 7 primi cittadini da Dozza a Cofferati, Bologna, Minerva, 2009, pp. 22-23
  • Ricordando Giuseppe Dozza, Parigi 28 febbraio - 7 marzo 2004, Centre Culturel Auguste Dobel, Bologna, Polycrom, 2004
  • Ricordando Giuseppe Dozza a trent'anni dalla morte, Sala museale del Baraccano, 11-29 dicembre 2004, Bologna, Comune, 2004, p. 6 sgg.
  • Touring club italiano, Emilia Romagna. Itinerari nei luoghi della memoria, 1943-1945, Milano, TCI, Bologna, Regione Emilia-Romagna, 2005, p. 25