Giuseppe Dozza
Giuseppe Dozza è nato a Bologna il 29 novembre 1901, in via Orfeo. Figlio di fornai, a 13 anni è fattorino in una agenzia di trasporti. Si iscrive al Partito Socialista Italiano e nel 1920 è segretario dei giovani socialisti. Dopo il congresso di Livorno del 1921 aderisce al Partito Comunista d'Italia: nel 1923 è segretario nazionale della Federazione giovanile comunista e nel 1928 membro del Comitato centrale.
Processato dal Tribunale Speciale e perseguitato dai fascisti, dal 1927 è esule prima in Francia, a Tolosa e Lione, dove è animatore dei gruppi comunisti italiani e redattore del quotidiano "La voce degli italiani", e poi in Unione Sovietica, a Mosca, dove conosce Palmiro Togliatti. Tra i nomi assunti in clandestinità: Francesco Furini, Domenico Marinelli, Leon Somet, Giuseppe Pozzi e ldo Menetti.
Alla caduta del fascismo rientra a Bologna e, con il nome di Ducati, partecipa alla Resistenza, diventando uno dei componenti del Comitato di Liberazione Nazionale. Con Barontini ed Alberganti è membro del triumvirato insurrezionale del PCI per l'Emilia-Romagna.
Alla liberazione di Bologna, il 21 aprile 1945, viene nominato sindaco per decreto del CLN. Nel 1946 ottiene un successo molto ampio nelle elezioni amministrative. Nel 1947 è deputato all'Assemblea Costituente.
Vince tutte le elezioni amministrative nelle quali si candida sindaco: 1951, 1956, 1960 e 1964. Alle elezioni del maggio 1956 ha come avversario Giuseppe Dossetti, capolista indipendente della DC, che rimarrà poi in Consiglio comunale fino al 1958.
È protagonista della ricostruzione di Bologna, occupandosi di approvvigionamento del pane, alloggi, lotta al mercato nero, sistema impositivo. Progetta e realizza la rete dei servizi pubblici (asili, rifornimento di acqua, farmacie comunali, trasporti), dando avvio ad importanti infrastrutture come la tangenziale, il quartiere fieristico, l'aeroporto civile, con collaboratori come Giuseppe Campus Venuti, Renato Zangheri, Eustachio Loperfido, Armando Sarti, Guido Fanti, Umbro Lorenzini, Pier Luigi Cervellati.
Già nel primo bilancio del Comune, così come nei bilanci degli anni successivi, è inserito un capitolo dedicato alla ricostruzione e alla edificazione di nuove sedi e strutture funzionali per l'Università.
Per rimediare alla mancanza di spazi per lo sport a Bologna (le partite di basket si giocavano in Sala Borsa) e per adeguare gli impianti sportivi alle norme del CONI, fa approvare un piano per la costruzione del Palazzo dello Sport, inaugurato il 9 agosto 1956 e intitolato alla sua memoria nel 1996.
La giunta da lui guidata promuove i Consigli di quartiere, strutture di governo decentrato, attuati nel 1964 dopo un complesso iter politico. Il perfezionamento amministrativo e politico dei Quartieri continuerà nel decennio successivo.
Dozza lascia la carica di sindaco nel 1966 per motivi di salute. Nelle elezioni del 1970 viene eletto consigliere comunale. Durante il suo lungo mandato ha instaurato con il Cardinale Giacomo Lercaro un rapporto istituzionale e personale, rafforzatosi dopo il Concilio Vaticano II. Il cardinale andrà a trovare il sindaco durante la malattia degli ultimi anni.
Giuseppe Dozza è morto a Bologna il 29 dicembre 1974, all'età di 73 anni. I bolognesi lo chiamavano, affettuosamente, l'umon.
Mandati:
21 aprile 1945 - 24 marzo 1946
su designazione del CLN
24 marzo 1946 - maggio 1951
Composizione della Giunta: Giuseppe Beltrame, Paolo Betti, Renato Cenerini, Ersilio Colombini, Antonio Dall'Aglio, Paolo Fortunati, Armando Gagliani, Guido Pallotta, Mario Peloni, Artemio Pergola, Nino Samaja, Renato Tega.
Maggio 1951 - maggio 1956
Composizione della Giunta: Giuseppe Beltrame, Giovanni Bernardi, Enrico Bonazzi, Lanfranco Bugatti, Leonilda Casali, Renato Cenerini, Paolo Fortunati, Giuseppe Gabelli, Umbro Lorenzini, Abramo Tomba.
Maggio 1956 - novembre 1960
Altro candidato: Giuseppe Dossetti
Composizione della Giunta: Athos Bellettini, Giuseppe Beltrame, Dino Bergonzoni, Dante Bondi, Lanfranco Bugatti, Renato Cenerini, Giorgio Conato, Pietro Crocioni, Giuseppe Gabelli, Umbro Lorenzini, Giovanni Martinelli, Vincenzo Picchi, Giorgio Scarabelli, Giuseppe Soavi, Igino Stanzani, Abramo Tomba, Renato Zangheri.
Novembre 1960 - novembre 1964
Composizione della Giunta: Athos Bellettini, Giuseppe Beltrame, Delio Bonazzi, Dante Bondi, Gianguido Borghese, Dante Bondi, Lanfranco Bugatti, Giuseppe Campos Venuti, Arcangelo Caparrini, Renato Cenerini, Pietro Crocioni, Umbro Lorenzini, Antonio Panieri, Vincenzo Picchi, Armando Sarti, Giuseppe Soavi, Mario Soldati, Ettore Tarozzi, Vittorio Vezzali, Renato Zangheri.
Novembre 1964 - aprile 1966 *
* il mandato si interrompe prima della scadenza per dimissioni del sindaco a causa di problemi di salute. Subentra Guido Fanti.
Composizione della Giunta: Athos Bellettini, Giuseppe Beltrame, Delio Bonazzi, Gianguido Borghese, Giuseppe Campos Venuti, Arcangelo Caparrini, Pier Luigi Cervellati, Igino Cocchi, Pietro Crocioni, Adriana Lodi, Umbro Lorenzini, Sergio Montanari, Renzo Riccardi, Armando Sarti, Ettore Tarozzi, Vittorio Vezzali, Marino Volpelli.
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Argelato, Minerva, 2021 , Ritratto segreto di Giuseppe Dozza,
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Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Andavamo al Madison. Storia, leggenda e miti del PalaDozza, Argelato, Minerva, 2018
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Il sindaco. Storia di un'utopia realizzata, un docufilm di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari, Bologna, Video Magazine, 2015, dvd
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Giuseppe Dozza. La rinascita della città, a cura di Luciano Nadalini e Gilberto Veronesi, U.F.O. Unione Fotografi Organizzati, Associazione FOTOviva, Casa della Fotografia, in collaborazione con ASC Archivio Storico Comunale di Bologna, Bologna, Camera Chiara, 2015
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Luisa Lama, Giuseppe Dozza. Storia di un sindaco comunista, Reggio Emilia, Aliberti, 2007
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Ricordando Giuseppe Dozza, Parigi 28 febbraio - 7 marzo 2004, Centre Culturel Auguste Dobel, Bologna, Polycrom, 2004
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Giuseppe Dozza. Il sindaco di tutti. Testimonianze, Bologna, Centro Stampa Ds, 2002
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Cerimonia commemorativa nel centenario della nascita di Giuseppe Dozza, s.l., s.e., 2001
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Monica Miretti, Tra consenso e ritualità: Il reato di essere sindaco, l'amministrazione Dozza a Bologna dal dopoguerra agli anni Cinquanta, in: La ricostruzione di una cultura politica. I gruppi dirigenti dell'Emilia-Romagna di fronte alle scelte del dopoguerra, 1945-1956, a cura di Angelo Varni, Bologna, Il nove, 1997, pp. 1-42
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40. anniversario del Palazzo dello sport, 1956-1996, s.l., Meeting & sport, 1996
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Giuseppe Dozza a vent'anni dalla morte, Bologna, a cura del Gabinetto del Sindaco, 1994
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Il Fondo Giuseppe Dozza. Repertorio del Fondo Giuseppe Dozza, a cura di Virginia Sangiorgi e Paola Zagatti, a cura dell'Istituto Gramsci Emilia-Romagna, Bologna, Il Nove, 1994
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Luigi Arbizzani, Giuseppe Dozza, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1987-1991, vol. 5: Bologna contemporanea. Gli anni della democrazia, pp. 61-80
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Giuseppe Dozza, Il buon governo e la rinascita della città. Scritti 1945-1966, Bologna, Cappelli, 1987
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Mario Giovannini, Tramonto rosso su San Luca. La resistenza, il pubblico e il privato con Giuseppe Dozza, Milano, F. Angeli, 1985
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Comune di Bologna, Giuseppe Dozza a dieci anni dalla morte. Dalla lotta antifascista al governo delle sinistre, Bologna, 15-16 dicembre 1984, Bologna, a cura della Direzione dei servizi d'informazione e relazioni pubbliche del Comune di Bologna, 1985
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Giuseppe Dozza, a un anno dalla morte, a cura di: Luigi Arbizzani e Sergio Soglia, Bologna, Comune, 1975
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Giuseppe Dozza e l'amministrazione comunale della liberazione, Bologna, Comune di Bologna, 1971
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Renato Nicolai, Il sindaco e la città, Roma, Editori Riuniti, 1956
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Sergio Soglia, Quel sindaco del dopoguerra. Liberazione, in: "Almanacco di Bologna", (1985), pp. 8-9
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Luigi Arbizzani, Giuseppe Dozza il sindaco della liberazione, in: "Bologna incontri", 1 (1975), p. 10
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Andrea Fontana, I sindaci di Bologna. 7 primi cittadini da Dozza a Cofferati, Bologna, Minerva, 2009, pp. 17-45