Giulia Bovio Paolucci direttrice delle ambulanze
Nella capitale assediata vengono creati diversi ospedali e ambulanze per i feriti, gestiti da alcune donne accorse alla difesa della Repubblica.
Tra esse Giulia Bovio Paolucci (1816-1880), bolognese, pronipote di papa Benedetto XIV, a Roma assieme al marito conte Vittorio Paolucci de' Calboli, discendente da un'antica famiglia nobile forlivese e già Comandante di Piazza a Bologna.
Il 27 aprile un Comitato centrale, presieduto da Padre Gavazzi e diretto da Cristina Trivulzio di Belgioioso (1808-1871), Enrichetta Di Lorenzo Pisacane (1820-1871) e dalla stessa marchesa Paolucci, diffonde un appello a stampa Alle donne romane, in cui è annunciata la costituzione di una Associazione per l'assistenza ai feriti.
"Si è pensato di comporre una Associazione di Donne allo scopo di assistere i Feriti, e di fornirli di filacce e di biancherie necessarie. Le Donne Romane accorreranno, non v’ha dubbio, con sollecitudine a questo appello fatto in nome della patria carità".
In tante si renderanno disponibili. Trecento di esse saranno selezionate e inizieranno subito il loro compito. Il primo intervento sarà l'approvigionamento di materiale sanitario di primo soccorso, attraverso una "questua pubblica" tra la popolazione romana.
Saranno quindi decine i feriti e i moribondi assistiti amorevolmente dalle volontarie nei punti di medicazione e negli ospedali di Roma. Tra essi anche il poeta Goffredo Mameli (1827-1849), autore dell'Inno nazionale italiano.
L'opera umanitaria delle donne durante l'assedio di Roma sarà denigrata dal generale francese Oudinot. Il giornale dei Borboni chiamerà le volontarie "meretrici infami".
Lo stesso Pio IX in una enciclica pubblicata dopo la fine della Repubblica denuncerà come molti feriti siano morti senza conforto religioso, costretti “ad esalare lo spirito fra lusinghe di sfacciata meretrice”.
- Isabella Bossi Fedrigotti, Cristina Trivulzio, principessa di Belgioioso, in: Italiane, a cura di Eugenia Roccella e Lucetta Scaraffia, Roma, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, 2004, vol. 1: Dall'Unità d'Italia alla prima guerra mondiale, pp. 174-176
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 108