Giovanni Aldini professore di fisica all'Università

11 novembre 1798, 00:11

Giovanni Aldini (1762-1834), nipote di Luigi Galvani ed erudito di levatura europea, è nominato bibliotecario dell'Istituto delle Scienze.

Dal 1790 è succeduto al suo maestro Sebastiano Canterzani (1734–1819) sulla cattedra di Fisica sperimentale dell'Università, che terrà fino al 1808.

Le ricerche da lui condotte riguardano soprattutto il galvanismo, l'anatomia e le applicazioni mediche dell'elettricità, ma anche la costruzione di fari e la protezione di uomini e cose dall'azione distruttiva del fuoco.

Come riconoscimento dei suoi meriti scientifici, l'imperatore d'Austria lo farà membro della Croce di Ferro e Consigliere di Stato.

Aldini morirà a Milano nel 1834, destinando al Comune di Bologna la sua cospicua collezione di modelli e strumenti - e notevoli sostanze economiche - per la fondazione di un gabinetto di fisica e chimica applicata alle arti e mestieri.

Gli esperimenti sul funzionamento dell'elettricità animale fatti da Aldini a Londra nel gennaio 1803, con cadaveri decapitati e non, raccolte in seguito nel volume An Account of the Late Improvements in Galvanism, sono tra le fonti di ispirazione del romanzo Frankenstein ovvero il Prometeo moderno (1818) di Mary Shelley.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 35-36
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, pp. 12, 34-35
  • Barbara Baraldi, 101 misteri di Bologna che non saranno mai risolti, Roma, Newton Compton, 2011, pp. 144-146
  • Umberto Beseghi, Castelli e ville bolognesi, Bologna, Tamari, 1957, pp. 108-110 (Villa Ghillini, acquistata da G. Aldini nel 1830)
  • Serena Bersani, Forse non tutti sanno che a Bologna... Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconusciuti della città delle due torri, Roma, Newton Compton, 2016, pp. 164-169
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 2., p. 377
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 481, nota 18, 488, nota 25 (S. Canterzani)
  • Marco Ciardi, Pier Luigi Gaspa, Frankenstein. Il mito tra scienza e immaginario, Roma, Carocci, 2018, pp. 54-55, 176
  • Comune di Bologna, Macchine, scuola, industria. Dal mestiere alla professionalità operaia, Bologna, Il mulino, 1980, pp. 58-59, 64, 78
  • Dizionario dei bolognesi, a cura di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1989-1990, vol. 1., pp. 39-40

  • Giorgio Dragoni, Per una storia della fisica a Bologna, Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 36
  • Claudio Evangelisti, La storia del vero dottor Frankenstein, in: "Nelle Valli Bolognesi", 32 (2017), pp. 34-35
  • François Gasnault, La cattedra, l'altare, la nazione. Carriere universitarie nell'Ateneo di Bologna, 1803-1859, Bologna, CLUEB, 2001, p. 79
  • Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 177-178
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, p. 29, 31, 35
  • Innocenzo Lipparini, Degli uomini illustri cui sono intitolate le piazze e le vie della città di Bologna. Notizie storiche e cenni biografici, Bologna, Società tipografica dei compositori, 1875, pp. 2-3
  • Giovanni Paltrinieri, Giovanni Aldini (Bologna 1762 - Milano 1834), in: "La Torre della Magione", 1 (2013), p. 18
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 4. Frammenti di storia bolognese, Argelato, Minerva, 2015, pp. 84-85
  • Storia della Università di Bologna, vol. 2., Luigi Simeoni, L'età moderna (1500-1888), Bologna, Zanichelli, 1947, p. 169