Il primo nucleo del villaggio del Pilastro sorse negli anni ‘60 e l’espansione proseguì nel decennio successivo culminando con la costruzione del cosiddetto virgolone. Il parco, intitolato al celebre scrittore e regista (1922-1965), si estende per 16 ettari nell’area abbracciata dall’imponente edificio. Sul terreno dolcemente ondulato gli alberi sono in prevalenza disposti secondo precise linee geometriche. L’elemento di maggiore evidenza è il viale rettilineo di pioppi cipressini, lungo il quale si sviluppa lo spettacolare complesso scultoreo creato da Nicola Zamboni, con circa 200 figure umane a grandezza naturale, un teatro scultura e una sorta di necropoli all’interno di due conche nel prato (1974-84). Aceri di monte, noci neri, frassini, ontani, ippocastani, tigli e pioppi bianchi formano una densa fascia di vegetazione in prossimità dell’edificio. Nella parte meridionale dell’area, su un dosso vicino alla siepe ornamentale di confine, cresce un fitto gruppo di farnie. Per il resto domina il prato, attraversato dalle linee serpeggianti della viabilità, con ampie superfici attrezzate per il calcio e i giochi dei bambini.
Approfondimenti
- Nicola Zamboni, a cura di Graziano Campanini, S. Giovanni in Persiceto, Aspasia, stampa 1996
- Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, a cura del Centro Villa Ghigi, Bologna, Compositori, 1996, p. 223
- Il verde urbano a San Donato. Laboratorio, in: Sposta il tuo Centro. Quartiere San Donato, Città di città, Bologna, Tipografia del Comune di Bologna, 2008