Il parco (14 ettari) si sviluppa tra la Certosa e l'asse attrezzato sud-ovest, che negli anni '60 tagliò di netto la trama agricola della zona. Nel progetto dell'area verde varie tracce del passato sono state conservate: cavedagne, canalette, filari, alberi da frutto, ex seminativi, insieme al nucleo colonico privato San Gerolamo, caratterizzano tuttora la fisionomia del parco. Il fossato e la lunetta della parte centrale rimandano al forte Villa Contri, uno dei capisaldi del campo trincerato creato intorno alla città dopo l'Unità d'Italia per difenderla da attacchi austriaci. Il forte, con polveriera, aveva trovato posto in una residenza signorile progettata agli inizi dell'Ottocento da Angelo Venturoli per la famiglia Galli-Canevelli e poi passata all'agronomo Giovanni Francesco Contri; l'edificio fu fatto esplodere nel 1944 durante una celebre azione partigiana. Il parco è intitolato a Nicholas Green (1987-1994), il bimbo statunitense ucciso in Calabria durante una tragica rapina e i cui organi furono poi donati dalla famiglia (un monumento lo ricorda nella zona centrale del parco).