Gas di cattiva qualità
dal 1 al 31 ottobre 1855
L'illuminazione a gas scade molto a Bologna con la gestione della nuova Società di Giuseppe Prosperini e Luigi Ballarini, considerati “intriganti speculatori”. Il gas fornito è puzzolente e poco illuminante.
I negozianti protestano e il Municipio nomina una commissione per accertamenti. Pare che i “bricconi” fabbrichino gas con legna e animali morti. Essi si discolpano accusando una fabbrica viennese, che ha fornito apparecchi non funzionanti.
Oltre che proprietario dell'Officina del Gas, a Bologna Prosperini è anche fornitore di abbigliamento per l'esercito austriaco e papalino.
Approfondimenti
- Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 343