Furti nelle chiese

29 gennaio 1801, 00:01

Tra gennaio e marzo avvengono furti in varie chiese e case private: il 29 gennaio in San Domenico sono rubati un calice d'argento e la pisside del SS. Sacramento, mentre le ostie consacrate sono lasciate sull'altare.

Il 2 febbraio sono rubate le pissidi di San Michele in Bosco e della Misericordia. I malviventi spargono le ostie per la chiesa e su un mucchio di rottami. Il 16 febbraio lo stesso tipo di profanazione accade nella chiesa dei Mendicanti.

La Commissione criminale pone inutilmente una taglia di 40 scudi sui ladri sacrileghi. Per aumentare la vigilanza vengono nominati due ispettori, dotati di un distintivo con la scritta: “Ubbidienza alle leggi”.

La città è divisa in due settori sulla linea della via Emilia: a sud la Sezione dell'Uguaglianza, a nord quella della Libertà.

Approfondimenti
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 142-143
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 2., p. 110, 112
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 167
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, p. 75