Sampieri dirige il "Mosè" di Rossini al Casino

17 marzo 1829, 00:03

Nella sala della Società del Casino, il marchese Francesco Sampieri (1790-1863) dirige il Mosè, oratorio sacro di recente composto a Parigi da Gioachino Rossini, con il titolo di Moïse et Pharaon. La prima rappresentazione si è tenuta il 26 marzo 1827 all'Académie Royale de Musique.

Tra i cantanti della replica bolognese vi sono Celestino Salvatori, nel ruolo di Mosè, Giuditta Grisi (1805-1840), sorella della più famosa Giulia e specialista delle opere rossiniane, e Eugenia Tadolini.

Il libretto è tradotto in italiano per l'occasione. Dove non può essere usata la partitura del primo Mosè in Egitto, composto da Rossini a Napoli nel 1818, "la traduzione si risente della difficoltà di essere soggetta ad una musica già fatta".

A parere dei critici l'autore, in questa ripresa francese, ha conservato "li squarci più interessanti del suo primo lavoro" e vi ha aggiunto "tali, e tante bellezze, che non solo il genio, ma il più profondo sapere vi si ammira di quel singolare Compositore".

Sampieri, a sua volta, ha il merito di ottenere dagli interpreti, con una preparazione accurata, "la più completa, ed esatta esecuzione, tanto nella parte vocale, quanto nell'istromentale".

Approfondimenti
  • Vittorio Emiliani, Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini, Bologna, Il Mulino, 2007, p. 291

  • Un mondo di musica. Concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento, a cura di Maria Chiara Mazzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2014, p. 125

  • Adriano Orlandini, Malibran & C.: cantanti al Comunale e dintorni, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, p. 79
  • Società del Casino di Bologna, in: "Teatri, arti e letteratura", 261 (1829), p. 49