Finisce a Roma l'avventura di Luigi Piana, volatore aereobatico

27 novembre 1853, 00:06

Termina nei cieli di Roma l'avventurosa vicenda del bolognese Luigi Piana (1791-1853) inventore di una macchina aerostatica molto complicata, fatta da due globi sovrapposti, collegati ad una vela e a un “aerofreno” (congegno per moderare la velocità in ascensione).

I suoi primi voli a Bologna nel 1847 (8 e 14 novembre) furono effettuati con successo e si conclusero tra gli applausi degli spettatori convenuti alla Montagnola.

Nel 1848 i suoi tentativi furono meno fortunati: il 5 novembre, ad esempio, partì dal Prato di San Francesco e fu costretto ad un atterraggio di fortuna a Riolo di Romagna, con la perdita di due involucri.

L'ultimo volo, nella Città Eterna, si svolge il 27 novembre 1853. Partendo dalle terme di Diocleziano, la sua macchina sale a quote elevatissime e l'anziano “volatore aereobatico” rimane assiderato, tornando al suolo ormai in fin di vita.

Secondo altre fonti la causa della sua morte si deve allo scoppio del pallone superiore. Il tragico incidente di Piana rattrista e commuove anche papa Pio IX, che all'aviatore aveva dato la sua benedizione.

Approfondimenti
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 1., p. 168, vol. 2. p. 293
  • Tiziano Costa, Bologna dimenticata. Storie famose ma poco note, Bologna, Costa, 2021, pp. 58-59
  • Descrizione della nuova macchina aereostatica di Luigi Piana, in: "Cosmorama pittorico", 26 (1839), pp. 207-208
  • Giorgio Evangelisti, Bologna nella storia del volo, Firenze, Olimpia, 1994, pp. 62-64
  • Il mito della V nera, a cura di Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli, Bologna, Poligrafici L. Parma, 1972, p. 28
  • Marco Poli, Bologna com'era, Argelato, Minerva, 2020, p. 95
  • Enrico Ruffini, Felsina aviatrice. Cronache illustrate dello sport aereo bolognese, Bologna, Aero club Giuseppe Bortolotti, 1998, pp. 16-17