Fine del Regno d'Italia. Partenza di Gioacchino Murat
Dopo un accordo tra il feldmaresciallo austriaco Bellegarde e il Vicerè Eugenio Beauharnais, le truppe napoleoniche lasciano i territori lombardi e veneti ancora occupati. Il 28 aprile gli Austriaci entrano a Milano segnando la fine del Regno d'Italia.
A Bologna la Società del Casino dedica a Gioacchino Murat, in procinto di consegnare il potere provvisorio nelle mani del comandante austriaco, una festa ufficiale: la sera il palazzo Vizzani Lambertini, rimesso a nuovo, è illuminato con centinaia di candele, lumi a olio, torce e fiaccole.
Il giorno successivo, alle 4 antimeridiane, il Re di Napoli parte alla volta dei suoi domini, lasciando “il dispiacere di vedere allontanato da noi un sovrano che ha destato l'ammirazione e l'amore di questo popolo colmato per mille maniere dalle larghe sue beneficenze”.
Di Murat durerà a lungo il ricordo, “per dolcezze e lietezza di regime, per saviezza e generosità, per una certa tal quale grandezza”.
- Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, pp. 34-35
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 710
- Clemente Fedele, Francesco Mainoldi, Bologna e le sue poste, Bologna, F. Mainoldi, 1980, p. 209