Fermate sul lavoro per ricordare Giacomo Matteotti

27 giugno 1924, 00:00

Il 10 giugno viene rapito, e quindi assassinato, Giacomo Matteotti. Il deputato socialista - laureato all'Università di Bologna nel 1907 - all'apertura della Camera aveva denunciato le violenze dello squadrismo fascista nel corso della campagna elettorale.

Il 19 giugno, per timore della caduta del fascismo, causata dall'emozione popolare per il crimine orrendo, alcune migliaia di squadristi si radunano in città, pronti a sferrare un'ultima offensiva contro gli oppositori.

Ai conservatori, che esitano, il marchese Tanari ricorda di soppesare gli "episodi deplorevolissimi", opera di gregari e forse di agenti provocatori, con il "buonissimo guadagnato" per l'avvento del fascismo.

Il 27 giugno la CGIL proclama la sospensione del lavoro in tutta l'Italia per dieci minuti. La manifestazione di Bologna è impressionante: la vita cittadina si paralizza completamente.

I selciatori accantonano i loro attrezzi e si pongono sull'attenti; tutti i mezzi pubblici si arrestano. Il lavoro nelle fabbriche rimane sospeso in alcuni casi per tutta la giornata.

Alcune settimane più tardi, gli studenti socialisti promotori di una raccolta firme per le condoglianze alla vedova Matteotti saranno malmenati da elementi fascisti.

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese. Comune per comune, Bologna, ANPI, 1998, p. 10
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 148
  • Beatrice Borghi, Rolando Dondarini, Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria, Argelato, Minerva, 2011, p. 170
  • Marco Bortolotti, Le tesi in contrappunto, in: "Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988", 11 (1993), p. 26 (laurea di M. a BO)
  • Mauro Canali, Il delitto Matteotti, Bologna, Il Mulino, 2004
  • Stefano Caretti, Il delitto Matteotti. Storia e memoria, Manduria, Lacaita, 2004
  • Pier Paolo D'attorre, Il fascismo di Arpinati e Grandi, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1990, vol. 4.: Bologna dall'Unità alla Liberazione, p. 194
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 80 Claudio Fracassi, Matteotti e Mussolini. 1924. Il delitto del Lungotevere, Milano, Mursia, 2004
  • Miguel Gotor, L'Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Torino, Einaudi, 2019, p. 57
  • Mauro Grimaldi, Leandro Arpinati. Un anarchico alla corte di Mussolini, Roma, Società Stampa Sportiva, 1999, pp. 39-44
  • Giuseppe Mayda, Il pugnale di Mussolini. Storia di Amerigo Dumini, sicario di Matteotti, Bologna, Il mulino, 2004
  • Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, pp. 124-125
  • Simona Salustri, La nuova guardia. Gli universitari bolognesi tra le due guerre (1919-1943), Bologna, CLUEB, 2009, p. 60 sgg.
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 44