Felice Radicati direttore delle orchestre bolognesi
Il 15 marzo è nominato primo violino e direttore della Cappella di San Petronio e delle altre orchestre di Bologna il famoso maestro torinese Felice Radicati, giunto pochi giorni prima in città assieme alla moglie, la cantante Teresa Bertinotti.
E' inoltre nominato insegnante di violino e viola al Liceo Filarmonico. Il 26 marzo presenta al Casino il suo Concertone a sei strumenti obbligati, eseguito da lui stesso e da alcuni dei migliori maestri locali, quali Giovanni Buratti, Ignazio Parisini, Giacomo Coppi e altri.
Il Casino lo scrittura immediatamente, senza concorso, per chiara fama. Radicati porta con sé una consolidata esperienza internazionale: ha suonato a Vienna, Londra, Dublino, ha conosciuto Haydn, Salieri, Beethoven.
Il 26 novembre 1815 suonerà al Casino, assieme ad ottimi strumentisti, un quintetto per archi di Beethoven, prima presenza documentata a Bologna della musica del maestro di Bonn.
Nel 1817, dopo le dimissioni di Sampieri, formerà al Casino una nuova direzione artistica di larghe vedute, aperta anche alla musica tedesca, con Massimiliano Angelelli e il neo-direttore Tommaso Marchesi, pianista e maestro di canto, già Principe dell'Accademia Filarmonica e fondatore nel 1807 dell'Accademia dei Concordi.
L'esperienza di Radicati a Bologna sarà interrotta nel 1820 dalla sua morte improvvisa. Il suo posto come primo violino al Casino sarà preso dal milanese Antonio Rolla. La moglie rimarrà in città, aprendo una scuola di canto.
- Silvia Benati, Mondanità e musica: la Società del Casino, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 367-370