Deciso il prolungamento della linea ferroviaria Pio Centrale fino al Po

11 marzo 1857, 12:06

Un decreto pontificio accorda alla Società per le strade ferrate romane la concessione per il prolungamento della linea Pio Centrale da Bologna a Ferrara e fino al Po, escluso il ponte su detto fiume.

La ferrovia è parte di una “gran rete” che unisce, con un “cammino” di oltre 600 chilometri le principali città dello Stato della Chiesa in nome di Pio IX, sotto il cui pontificato deve essere compiuta.

Il 14 febbraio è diffusa una circolare di mons. Milesi, ministro dei lavori pubblici e del commercio, ai presidi delle provincie, affinchè invitino a sottoscrivere azioni (da 500 fiorini) per la costruzione di strade ferrate da Roma a Civitavecchia e da Roma ad Ancona, Bologna e Ferrara.

Dopo il 1860 lo Stato Pontificio verrà ridotto al solo Lazio e buona parte della rete delle ferrovie sarà fuori dai suoi confini. Il principale committente della Società per le strade ferrate romane diventerà allora il Regno di Sardegna.

Approfondimenti
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 3: 1850-1860, p. 694
  • Giacomo Margotti, Memorie per la storia de'nostri tempi dal congresso di Parigi nel 1856 ai primi giorni del 1863, Torino, Stamperia dell'Unione tipografico-editrice, 1863, vol. 1-2, pp. 44-45
  • Strade ferrate. Ministero del Commercio e dei Lavori Pubblici, in: "La enciclopedia contemporanea. Formante un repertorio universale di fatti e notizie importanti", 1857, pp. 237-246