A Riosto trovati i resti di un sirenoide pliocenico

dal 1 al 31 luglio 1863

All'interno di un masso proveniente da Riosto, località sulle colline nei pressi di Pianoro, è rinvenuto il cranio intero e ben conservato di un grosso mammifero acquatico preistorico (simile a una foca o a un dugongo).

L'autore della scoperta è il dott. Lodovico Foresti (1829-1913), aiuto del prof. Capellini nelle ricerche di fossili effettuate nei depositi pliocenici dell'Appennino bolognese.

I successivi studi comparativi riveleranno che si tratta di un tipo di sirenoide pliocenico finora sconosciuto. In onore dell'allievo scopritore, Capellini gli assegnerà il nome di Felsinotherium forestii.

Quello di Riosto rimarrà l'unico esemplare noto di questa specie con scheletro quasi completo e sarà conservato nel Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Bologna. Un calco del cranio sarà donato da Capellini al Museo Paleontologico di Montevarchi (AR).

Lodovico Foresti sarà assistente alla cattedra di Geologia dal 1866 al 1891. Contribuirà attivamente alla sistemazione e classificazione delle collezioni del museo diretto da Capellini.

Approfondimenti
  • Luigi Bombicci, Montagne e vallate del territorio di Bologna. Cenni sulla oro-idrografia, geologia, litologia e mineralogia dell'Appennino bolognese e sue dipendenze, Bologna, A. Forni, 1977, p. 58
  • Giovanni Capellini, Sul Felsinoterio sirenoide halicoreforme dei depositi littorali pliocenici dell'antico bacino del Mediterraneo e del Mar Nero, in: Memorie dell'Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Bologna, Gamberini e Parmeggiani, 1871, serie 3., tomo 1., pp. 605-646
  • Lodovico Foresti, Catalogo dei molluschi fossili pliocenici della colline bolognesi, Bologna, tipi Gamberini e Parmeggiani, 1868, 2 voll.