Felice Pedroni e l'oro dell'Alaska

Felice Pedroni (1858-1910), nato in una famiglia contadina molto povera di Fanano, cittadina dell’Appennino modenese, dopo varie esperienze di lavoro in Francia, Stati Uniti e Canada - come operaio e minatore - parte all'avventura in Alaska alla ricerca dell'oro.

Il 22 luglio 1902, dopo sette anni di ricerche infrutuose, scavando nei pressi di un torrente (che più avanti, in suo onore, si chiamerà Pedro Creek), trova un ricco giacimento del prezioso minerale. La prima oncia (31 grammi) andrà in dono al vicepresidente degli Stati Uniti.

La scoperta attrae un gran numero di cercatori. Sarà all'origine della fondazione di Fairbanks, la seconda città più grande dello stato, che si svilupperà a pochi chilometri di distanza dal distretto minerario.

Il fortunato italiano, conosciuto come Felix Pedro, vivrà alcuni anni di prosperità e ricchezza. Ma in seguito la fortuna gli girerà le spalle.

Il matrimonio con una donna "incontentabile", le liti con il socio segnarono gli ultimi anni della sua breve vita, troncata nel 1910 da una malattia.

Considerato il "simbolo dell'emigrazione degli emiliano-romagnoli nel mondo", i suoi resti saranno riportati a Fanano negli anni Settanta.

Il 22 luglio di ogni anno gli abitanti di Fairbanks celebreranno la scoperta del filone d'oro con una manifestazione chiamata Golden Days:

"si vestono con abiti stile inizio secolo mentre un Felix Pedro a cavallo fa irruzione nella città per depositare un sacco d'oro".

Dal 2002 Fanano e Fairbanks saranno gemellate nel nome di Felice Pedroni.