Venduti e demoliti la chiesa e il convento di San Gabriele
Il convento di San Gabriele in via Santo Stefano è venduto a privati pochi mesi dopo la soppressione delle Carmelitane Scalze che l'abitavano assieme alle Terziarie di via Centotrecento.
La chiesa risalente all'inizio del '600 sarà poco dopo demolita. Nel 1811 l'altare maggiore in marmo e le belle sculture rappresentanti Dio in Gloria di Giuseppe Maria Mazza (sec. XVIII) saranno trasferiti nella chiesa arcipretale di San Giovanni Battista a Minerbio.
Anche il convento sarà in buona parte abbattuto, tranne una porzione conservata come abitazione civile.
Il grande orto annesso verrà trasformato nell'800 in "luogo di delizia", reso unico dal magnifico giardino impiantato dal proprietario, il cav. Enrico Levi, noto viticultore ed enologo. Intorno al 1910 una parte del terreno sarà attraversato dalla nuova via Dante.
- Marcello Fini, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, p. 75
- Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 5., Bologna, Tipografia Militare già delle Scienze, 1873, p. 37