Gustavo Trombetti in carcere con Gramsci
8 aprile 1932, 12:00
L’8 aprile Gustavo Trombetti (1905-1991), già segretario della federazione comunista di Bologna, accusato di associazione e propaganda sovversiva, viene condannato a 10 anni di carcere dal Tribunale Speciale.
Rinchiuso nella prigione di Turi (Bari), sarà per vari mesi compagno di cella di Antonio Gramsci (1891-1937) e lo aiuterà a far uscire i preziosi “Quaderni” da lui compilati durante la detenzione.
Uscito dal carcere nel 1934 per amnistia, durante la Resistenza Trombetti sarà membro del CLN. Nel dopoguerra rientrerà a Bologna e sarà consigliere comunale. Attivamente impegnato nella cooperazione sarà uno dei fondatori della CAMST.
Approfondimenti
- Salvatore Alongi, Loriano Macchiavelli, Mauro Maggiorani, Di ferro e di fuoco. Storia di un eroe invisibile, testo teatrale di , Argelato, Minerva, 2015
- Diego Fusaro, Antonio Gramsci. La passione di essere nel mondo, Milano, Feltrinelli, 2015
- Ruggero Giacomini, Il giudice e il prigioniero. Il carcere di Antonio Gramsci, Roma, Castelvecchi Rx, 2014
- Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, a cura di Riccardo Uccheddu, appendice di Stefania Calledda, Cagliari, La Riflessione Davide Zedda Editore, 2008, p. 11
- Antonio Gramsci, Nel mondo grande e terribile. Antologia degli scritti 1914-1935, a cura di Giuseppe Vacca, Torino, Einaudi, 2007
- Gustavo Trombetti. Testimonianza, in: Gramsci vivo. Nelle testimonianze dei suoi contemporanei, a cura di Mimma Paulesu Quercioli, Milano, Feltrinelli, 1977, pp. 231-240