Antonio Alessandrini fonda la Clinica Veterinaria
In una scuderia della Cà Grande Malvezzi, edificio acquisito di recente dall'Università, viene impiantato lo Stabilimento di Clinica Veterinaria per la pratica degli studenti.
E' promossa dal prof. Antonio Alessandrini (1786-1861), dal 1824 titolare della cattedra di Anatomia comparata e Veterinaria e direttore del gabinetto annesso, fondato nel 1807 dal prof. Germano Azzoguidi.
Personalità di grande prestigio morale e scientifico, Alessandrini sarà presidente della Società Medico-Chirurgica e dell'Accademia delle Scienze, oltre che membro della Commissione Provinciale di Sanità.
Nel 1849 prenderà parte alla Repubblica Romana come Presidente dell’Urbe. In seguito a Bologna, con la carica di Preside della Commissione di Governo, tratterà la resa della città agli Austriaci.
Per alcuni anni verrà sospeso dall'insegnamento per le sue idee liberali. Quindi dirigerà la Clinica Veterinaria fino alla morte.
Dal 1864 gli succederà il prof. Giovan Battista Ercolani (1817-1883), conte bolognese e già direttore della Scuola di Veterinaria di Torino, che nel 1876 affrancherà la Scuola di veterinaria bolognese dalla facoltà medica, fondando la Scuola Superiore di Medicina Veterinaria.
- Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 4: 1861-1870, p. 83
- François Gasnault, La cattedra, l'altare, la nazione. Carriere universitarie nell'Ateneo di Bologna, 1803-1859, Bologna, CLUEB, 2001
- Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., p. 327
- Serafino Mazzetti, Memorie storiche sopra l'Università e l'Istituto delle Scienze di Bologna e sopra gli stabilimenti e i corpi scientifici alla medesima addetti, Bologna, tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1840, p. 41
- Marco Poli, Il Risorgimento nella toponomastica cittadina, in: Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 43
- Alessandro Simili, Frammenti inediti del carteggio di Antonio Alessandrini, in: "L'Archiginnasio", 55-56 (1960-61), pp. 110-150