Sport giovanile al Littoriale

dal 1 al 30 settembre 1932

Il fascismo bolognese compie ogni sforzo per favorire lo sport giovanile, inquadrato nelle sue istituzioni.

Per i bambini la manifestazione più importante è la Coppa Bologna, promossa dal Municipio dal 1926 per far sì che “tutte le scuole si esercitino con spirito d'emulazione nelle discipline ginnico sportive”.

Vi partecipano tutte le classi 4e e 5e maschili e femminili, che svolgono un programma fissato dall’Opera Nazionale Balilla comprendente “evoluzioni, esercizi elementari, corsa, salto in alto ed in lunghezza”.

Ogni anno il concorso acquista più importanza. I maestri e le maestre delle scuole bolognesi “dimostrano la loro perizia nel preparare le scolaresche loro affidate”.

Fu durante una Coppa Bologna (quella del 1927) che il tecnico della Virtus Costa scoprì il talento di Ondina Valla (1916-2006), allora ancora bambina, destinata all’alloro olimpico.

Nel 1932 partecipano 200 classi e quasi 3.000 bambini. La vittoria va alla XII Sezione (scuole Acri, Marsili, Grosso) e per i commentatori ha grande pregio “perchè ottenuta da una Sezione che ha elementi prettamente rurali”. Seconda si classifica la scuola Giordani, che aveva vinto nei due anni precedenti.

La manifestazione si conclude al Littoriale con un saggio ginnico “dove le squadre, al comando di piccoli capi, hanno sfilato in modo irreprensibile".

Oltre alla Coppa Bologna, la kermesse giovanile più importante è la Coppa del Littoriale, istituita nel 1927 dopo l’inaugurazione del grande impianto polisportivo. Nel 1933 arriverà ad impegnare più di 1.500 ragazzi.

Un valore e un’attenzione particolare ottiene lo sport universitario e il Littoriale ne è lo scenario ufficiale. Nel giugno del 1930 esso ha ospitato il primo campionato goliardico italiano a squadre.

Dall’1 all’8 maggio 1932, per il Decennale della Marcia su Roma, si sono tenuti qui i primi Littoriali dello Sport, con la partecipazione di 22 atenei e oltre 2.300 studenti.

 

Approfondimenti
  • ASI Campania, Rose del Novecento. Storia di talenti femminili italiani, a cura di Elisabetta Festa, Lecce, Youcanprint, 2021, p.
  • "I diritti della scuola", 1931, pp. 530-531
  • Donna e sport, a cura di Maria Canella, Sergio Giuntini e Ivano Granata, Milano, Angeli, 2019, p. 242
  • Pierfrancesco Trocchi, Bologna come epicentro e laboratorio dello sport fascista: uno sguardo su e oltre Leandro Arpinati, in: "Storia dello sport", n. 4, 1 (2022) - (storia-sport.it/index.php/sp/article/view/88)
  • Vita sportiva, in: “Il Comune di Bologna”, 9 (1932), pp. 80-83