Estensione del CLN provinciale

dal 1 al 31 luglio 1944

In luglio il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) della provincia di Bologna, si estende al Partito Liberale e alla Democrazia Cristiana.

Presidente è nominato il liberale Antonio Zoccoli. Angelo Salizzoni è il rappresentante dei democristiani. Vi sono poi Paolo Betti per il PCI, Verenin Grazia per il PSIUP e Massenzio Masia per il Partito d'Azione.

Il ritardo nella composizione del CLN bolognese è legato soprattutto al profondo disaccordo tra i partiti antifascisti sulla soluzione del conflitto nelle campagne.

Democristiani e liberali sono contrari alla reintroduzione del concordato Paglia-Calda del 1920 proposta dal socialista molinellese Giuseppe Bentivogli, e sono ostili anche al nuovo Patto colonico di Medicina, che prevede riparti molto favorevoli ai mezzadri.

Approfondimenti
  • Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese, Comune per Comune, Bologna, ANPI, 1998, p. 17
  • Luciano Bergonzini, La Resistenza a Bologna: testimonianze e documenti, Bologna, Istituto per la Storia di Bologna, 1965-1980, 5 voll.
  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 105
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, pp. 49-50