Il settimanale "Il Comunista" diretto da Nicola Bombacci

14 novembre 1920, 00:00

Esce a Bologna il primo numero del settimanale “Il Comunista”, organo della frazione comunista del Partito Socialista. Sarà pubblicato a Imola fino al 9 gennaio 1921, sotto la direzione di Nicola Bombacci (1879-1944).

Dal 30 gennaio 1921 uscirà a Milano con cadenza bisettimanale e diventerà l’organo centrale del PCd’I. Nell’ultimo anno sarà diretto a Roma da Palmiro Togliatti.

Cesserà le pubblicazioni il 28 ottobre 1922, giorno della Marcia su Roma, dopo la devastazione della sede e della tipografia da parte delle camicie nere.

Il primo direttore del “Comunista” Nicola Bombacci è un romagnolo di Civitella come Leandro Arpinati ed è maestro di scuola e pubblicista come Benito Mussolini.

Assoluto protagonista del biennio rosso, è uno dei maggiori rappresentanti della frazione Comunista del PS assieme a Bordiga e Gramsci.

Fautore dei soviet, amico di Lenin, parteciperà alla scissione di Livorno del 1921. Nel 1927 sarà espulso dal Partito Comunista “per indegnità politica”.

Negli anni Trenta si avvicinerà al fascismo e dirigerà la rivista “La Verità”, finanziata dal Minculpop. Sarà con Mussolini a Salò, sognando un ritorno alle origini rivoluzionarie e socialiste del fascismo, e accanto al Duce troverà la morte a Dongo per mano dei partigiani.

Approfondimenti
  • Luigi Cortesi, Le origini del PCI. Studi e interventi sulla storia del comunismo in Italia, Milano, F. Angeli, 1999, p. 232
  • Giancarlo Mazzuca, Luciano Foglietta, Sangue romagnolo. I compagni del Duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Bologna, Minerva, 2011, p. 67
  • Alberto e Giancarlo Mazzuca, Romagna nostra, con le fotografie di Lorenzo Capellini, Argelato, Minerva, 2019, pp. 66-67
  • Arrigo Petacco, Il comunista in camicia nera. Nicola Bombacci, tra Lenin e Mussolini, Milano, A.Mondadori, 1997
  • Fabrizio Rondolino, Il nostro PCI, 1921-1991. Un racconto per immagini, Milano, Rizzoli, 2021
  • Patrizia Salvetti, La stampa comunista: da Gramsci a Togliatti, Milano, Guanda, 1975, p. 219
  • Società di studi romagnoli, Studi romagnoli, Faenza, Fratelli Lega, 1965, vol. 14, p. 478