Epidemia di tifo

dal 1 gen al 31 dic 1891

Una epidemia diffusa di tifo colpisce la città. Per il consigliere della sinistra Antonio Zannoni (1833-1910) la colpa è delle case poco igieniche e dello scarso controllo sulle derrate alimentari.

Inoltre solo un terzo delle abitazioni hanno acqua corrente e quasi tutte hanno latrine in comune. I locali sono sovraffollati: spesso famiglie intere vivono in un solo locale, con poca luce e aria.

Il dott. Francesco Roncati (1832-1906) descrive gli appartamenti dei rioni popolari come "spelonche luride che a gran numero tengono luogo di case".

Secondo F. Brazzola le malattie infettive, che contribuiscono a Bologna a una mortalità del 19x1000, sono dovute soprattutto alla scarsa qualità dell'acqua potabile. Imputati sono i circa 14.000 pozzi presenti all'interno delle mura, in gran parte inquinati per il collasso della rete idrica sotterranea.

Per Alfredo Cavazzi (1845-1928), professore di chimica metallurgica alla Scuola d'applicazione per ingegneri, le acque dei pozzi di Bologna dovrebbero essere usate tutt'al più per fertilizzare la terra: "vi si trovano palesi infiltrazioni provenienti dai cessi e dalle cloache".

Anche il condotto romano, riattivato di recente dallo stesso Zannoni, non è esente da critiche e dubbi, nonostante l'Ufficio di Igiene si impegni a pubblicare ogni mese i dati delle analisi di controllo.

L'erogazione dell'acqua dagli impianti gestiti dalla Società Nazionale subirà comunque un calo nei cinque anni successivi. I cittadini avranno in media solo 15 litri di acqua potabile sui 60 necessari. La scarsa manutenzione del cunicolo sarà la causa della presenza di forti residui di gesso.

Approfondimenti
  • Acquedotto 2000. Bologna, l'acqua del Duemila ha duemila anni, Casalecchio di Reno, Grafis, 1985, p. 160, 187
  • Cent'anni fa Bologna. Angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, a cura di Otello Sangiorgi e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Costa, 2000, p. 111
  • Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, p. 21
  • Giuseppe Coccolini, Sviluppo edilizio-urbanistico in Bologna da Napoleone alla Prima Guerra mondiale. Cronologia degli avvenimenti più importanti, in "Strenna storica bolognese", XLV (1995), pp. 161-189
  • Gabriele Cremonini, Cibò. Un viaggio nella gastronomia, nella storia e nella cultura del cibo a Bologna e dintorni, condito di aneddoti, personaggi famosi, leggende, curiosità e ricette, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 81-83
  • Fabio Giusberti, Franco Piro, Sergio Sabbatani, Acqua, ricchezza e salute. Il colera a Bologna nel XIX secolo, Bologna, Compositori, 1999, p. 76, 108
  • Gaetano Miti, Bologna il comune bottegaio: dai negozi di Zanardi all'Ente dei Consumi, Bologna, Patron, 2015, p. 16
  • Nazario Sauro Onofri, Il dibattito sui servizi pubblici al consiglio comunale di Bologna negli ultimi decenni del secolo scorso, in: La municipalizzazione nell'area padana. Storia ed esperienze a confronto, a cura di A. Berselli, F. Della Peruta, A. Varni, Milano, F. Angeli, 1988, p. 512
  • Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, p. 12