Emma Bonazzi consulente artistica della Perugina

dal 1 gen al 31 dic 1925

La pittrice e illustratrice bolognese Emma Bonazzi (1881-1959) è nominata consulente artistica della Perugina.

Fino al 1940 progetterà per la nota fabbrica di cioccolato manifesti pubblicitari, confezioni di lusso, oggetti regalo e curerà allestimenti di negozi.

Sarà lodata per le sue creazioni, composte con elementi e materiali diversi: pittura, ricami, metalli, stoffe. Le sue donnine, “enigmatiche e languide, dalle linee morbide e sinuose, fiabesche, spiritose”, saranno un valido esempio del nuovo stile Deco.

Allieva di Domenico Ferri, Emma si è diplomata a pieni voti nel 1913 all'Accademia di Belle Arti di Bologna e negli anni seguenti, usando lo pseudonimo Tigiu, si è messa in luce sulla scena artistica locale e nazionale, partecipando alla seconda Secessione romana del 1914 e alla all'Esposizione Internazionale di San Francisco del 1915.

Dal 1917 ha iniziato a collaborate con lo stabilimento grafico Chappuis come disegnatrice pubblicitaria, firmando la locandina Date carta alla Croce Rossa, mentre nel 1922 ha realizzato un raffinato calendario per la Barilla.

Negli ultimi anni della sua vita vivrà a Bologna dimenticata e in stato di indigenza, tanto che "Il Giornale dell'Emilia" aprirà per lei una sottoscrizione.

Approfondimenti
  • Arti decorative 1895-1930, a cura di Igino Consigli, Parma, Banca Emiliana, 1985, pp. 82-83
  • Emma Bonazzi. Retrospettiva, a cura di Leda Sighinolfi, Roma, Aracne, 2013
  • Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura. Retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi. Prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977, pp. 443, 445-446, 453 (ill.)
  • Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, pp. 18-19
  • Antonio Storelli, Emma Bonazzi: un'artista bolognese tra Liberty e Art Deco, in: "Atti e memorie della Reale Accademia Clementina di Bologna" 1 (1974), pp. 133-137