Elezioni politiche. La prima volta del Partito Popolare

16 novembre 1919, 00:00

Le elezioni politiche si svolgono per la prima volta a suffragio universale maschile e col sistema proporzionale. A Bologna partecipa alla votazione il 63,5% degli aventi diritto (mentre la media è del 50% nelle altre provincie).

Nella provincia il Partito socialista ottiene oltre 80.000 voti, il 70% del totale. E' al massimo della sua espansione politica. Conquista 7 seggi su 8, lasciando l'ultimo al candidato del nuovo Partito Popolare cattolico, l'avv. Fulvio Milani (1885-1945).

Tra gli eletti socialisti vi sono Francesco Zanardi, Genuzio Bentini e Nicola Bombacci. A Molinella il PSI ottiene il 93,6 percento dei suffragi.

Gli ex combattenti, che si sono presentati sotto il simbolo dell'alabarda di Trieste, assieme a rappresentanti nazionalisti e fascisti, ottengono a Bologna un risultato molto deludente: solo 5.556 voti.

A spoglio finito, le strade della città sono invase da migliaia di manifestanti, che inscenano i funerali della borghesia, portando in corteo casse da morto con i nomi dei notabili locali.

Di fronte al "dilagare dell'anarchia" vi è chi, come il deputato fascista bolognese Giuseppe Aldo Oviglio, propugna l'uso di "altre armi" oltre a quelle della democrazia e del voto.

Intanto, però, il movimento fascista, fondato il 23 marzo a Milano da Benito Mussolini, esce sconfitto dalle urne.

Approfondimenti
  • 1914-1919: Francesco Zanardi sindaco di Bologna, Bologna, a cura della Direzione dei servizi di informazione e relazioni pubbliche del Comune, 1974, pp. 261-264
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 110 sgg.
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, p. 212
  • Luigi Arbizzani, Antifascismo e lotta di Liberazione nel Bolognese. Comune per comune, Bologna, ANPI, 1998, p. 7
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 136
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, pp. 142-144
  • Franco Cristofori, Bologna come rideva. I giornali umoristici dal 1859 al 1924, Bologna, Cappelli, 1973, p. 345
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 79
  • Mario Facci, Alessandro Borri, Porretta dall'Unità alla Repubblica, 1859-1948. Cronache porrettane, aspetti politico-sociali, i sindaci e i podestà, Porretta Terme, Gruppo di studi alta valle del Reno - Comune, 1998, p. 22
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 283
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna. 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, p. 371
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, pp. 66-67
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 43
  • Giampaolo Venturi, Il movimento cattolico a Bologna e in Emilia Romagna fra Ottocento e Novecento. Linee indicative di storia e metodo per la ricerca, Bologna, Conquiste, 2000
  • Giampaolo Venturi, Il partito popolare a Bologna. Nascita e sviluppo a settant'anni dalla fondazione , in "Il carrobbio. Rivista di studi bolognesi", 15 (1989)