Dure proteste dopo l'attentato a Togliatti

14 luglio 1948, 00:00

Alla notizia dell'attentato all'on. Palmiro Togliatti, segretario del PCI, avvenuto nel pomeriggio del 14 luglio, inizia a Bologna uno sciopero generale spontaneo.

Nelle principali fabbriche vengono organizzati presidi operai e in alcuni casi cominciano a circolare armi.

Alla fonderia Calzoni gli operai si barricano nelle officine e si preparano a resistere ai caroselli della polizia, fabbricando chiodi a tre punte, come durante la Resistenza. Qualcuno ha portato armi nascoste dal tempo di guerra.

La Ducati è presidiata da 500 operai comunisti, che difendono soprattutto le cabine elettriche. Alla Weber alcune mitragliatrici vengono sistemate in cima ai capannoni.

Intanto migliaia di persone si riversano dalla periferia e dai paesi della provincia nel centro cittadino, dove gruppi di manifestanti assalgono le sedi dei partiti di destra, come il PLI, l'Uomo Qualunque e il MSI.

Altri gruppi tentano di circondare la Prefettura e la Questura, ma vengono dispersi dalla polizia, che risponde ai lanci di sassi con raffiche di mitra.

Il componenti del corpo delle Pattuglie Cittadine, formato da “pacifici borghesi” con porto d'armi e spirito d'avventura, hanno in dotazione dalla polizia “un mitra con la cintura dei caricatori, proprio come i paracadutisti”.

La mattina del 15 luglio avvengono gli scontri più gravi davanti alla Camera del Lavoro di via Marconi: in risposta a un ordigno lanciato dal centro profughi, la polizia carica duramente, sparando sui lavoratori.

La tensione giunge al culmine e solo gli interventi del segretario della CdL Malaguti, di Colombi del PCI e del sindaco Dozza inducono alla calma i dimostranti.

Anche in molti comuni della provincia si hanno seri incidenti: blocchi stradali sono segnalati sulla Strada Porrettana, a Casalecchio e Sasso Marconi.

Diversi avversari politici o rappresentanti delle forze dell'ordine vengono aggrediti o fatti segno di colpi d'arma da fuoco. Si tengono un pò ovunque comizi non autorizzati.

Nelle due giornate successive le notizie rassicuranti sulla salute di Togliatti - e i successi di Gino Bartali al Tour de France - contribuiscono a trasformare la rivolta, da alcuni vista come l'inizio di un moto rivoluzionario, in una manifestazione di carattere puramente dimostrativo.

Nel corso degli scioperi seguiti all'attentato al leader comunista si hanno in Italia 20 morti, oltre 600 feriti e migliaia di arrestati.

A Bologna il bilancio è di 40 feriti e oltre 200 manifestanti arrestati o denunciati a piede libero. Al termine delle agitazioni vengono rinvenuti in città e in provincia grandi quantitativi di armi e munizioni.

Approfondimenti
  • Alessandro Alberani, La fondazione della Cisl nel secondo dopoguerra. Dal contesto nazionale alla realtà bolognese, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1998, p. 65-66
  • Alessandro Alberani, Davide Fioretto, Storia della CISL di Bologna. Dalla fondazione ai primi anni Sessanta, Roma, Lavoro, 2010, pp. 60-61
  • Luigi Arbizzani, La Costituzione negata nelle fabbriche. Industria e repressione antioperaia nel Bolognese, 1947-1966, 2. ed. ampl. con Appendice 2001, Bologna, Pass, 2001, pp. 50-51
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, pp. 200-201
  • Bologna 1937-1987. Cinquant'anni di vita economica, a cura di Fabio Gobbo, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1987, pp. 51-52
  • Bologna in cronaca. Notiziario cittadino del nostro secolo, 1900-1960, a cura di Tiziano Costa, Bologna, Costa Editore, 1994, p. 198
  • Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, pp. 203-204
  • Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. II, pp. 382-383
  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, pp. 82-83
  • Arturo Colombi, Il partito nuovo a Bologna. Scritti su "La lotta" 1945-1948, Bologna, a cura della Federazione bolognese del PCI, 1982, pp. 175-177, 191-195
  • Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, pp. 153-154
  • Tiziano Costa, Bologna prima, durante e dopo la Liberazione, Bologna, Costa, 2015, pp. 149-150
  • Tiziano Costa, Bologna prima e dopo il '68 ... ricordi di una vita, Bologna, Costa, 2018, pp. 58-59
  • Emilia rossa. Immagini, voci, memorie dalla storia del Pci in Emilia-Romagna (1946-1991), a cura di Lorenzo Capitani, Correggio, Vittoria Maselli Editore, 2012, pp. 94-95 (cita questa scheda)
  • Mauro Maggiorani, L'attentato a Togliatti nelle carte della Prefettura di Bologna, in: Le attese tradite. Materiali sulla persecuzione dei partigiani italiani nel dopoguerra, a cura di Mauro Maggiorani, Imola, Bacchilega, 2012, pp. 59-72
  • Pro memoria 1943-2000. Cronologia, a cura di Sebastiano Gulisano, Modena, Grafiche Jolly, 2000, p. 51
  • Fabio Raffaelli, Filippo Raffaelli, Il Nettuno si racconta. Quattro secoli di vicende romanzesche, dai papi a Napoleone, da Garibaldi ai nostri giorni, visti con gli occhi del Gigante, Bologna, Grafica editoriale, 1989, pp. 154-157
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, p. 396
  • Gigi Speroni, L'attentato a Togliatti. I giorni della paura, Milano, Mursia, 1998
  • Ettore Stanzani, Corpo delle pattuglie cittadine, 1820-1961, Rocca San Casciano, Cappelli, 1962, p. 8 (foto)
  • Walter Tobagi, La rivoluzione impossibile. L'attentato a Togliatti: violenza politica e reazione popolare, Milano, Il saggiatore, 1978
  • Dario Ventura, Sindacato e ricostruzione a Bologna, 1945-1948, Roma, Editrice sindacale italiana, 1981, pp. 115-119