Due nuove banche

dal 1 gen al 31 dic 1911

Con l'appoggio del Piccolo Credito Romagnolo vengono fondate a Bologna due nuove società ordinarie di credito: la Banca Emiliana Romagnola e il Banco bolognese di cambio.

Entrambe gli istituti sono espressione della nuova borghesia agraria, che si è affermata in provincia a partire dall'ultimo decennio dell'Ottocento e che appare impegnata sia nelle opere di bonifica, che nella modernizzazione della locale economia agricola.

La presidenza delle due nuove banche è assunta, non a caso, da due grandi imprenditori e affittuari, Ignazio Benelli e Enrico Pini, tra i principali "costruttori di terre" del bolognese.

Nel 1912 il Banco bolognese di Pini assorbirà la Società Coloniale cementi di Alessandria d’Egitto.

Approfondimenti
  • Massimo Fornasari, Banche locali e trasformazioni economiche in Emilia Romagna dall'unificazione alla grande guerra, in: Banche e reti di banche nell'Italia postunitaria, a cura di Giuseppe Conti e Salvatore La Francesca, Bologna, Il mulino, 2000, vol. 2., pp. 656-657