Divieto di esportazione delle opere d'arte

6 ottobre 1804, 00:00

Un decreto voluto dal Ministro degli Interni mira a impedire l'esportazione di quadri e sculture fuori dai confini del Repubblica. E' giudicato “enorme” il traffico di opere d'arte e di alto artigianato in Italia negli anni seguenti alla conquista francese.

Profittatori, mercanti, rigattieri spogliano le chiese e i conventi soppressi, ma anche quelli ancora aperti, che senza i tradizionali benefici versano ora in gravi difficoltà.

Le alienazioni future sono sottoposte dalla legge al parere di commissioni istituite presso le Accademie di Belle Arti.

A Bologna il compito è stato assunto fin dopo le prime spoliazioni dall'Accademia Clementina, impegnata, tra l'altro, da tempo nel progetto di creazione di una pinacoteca.

Approfondimenti
  • Daniela Camurri, L'arte perduta. Le requisizioni di opere d'arte a Bologna in età napoleonica, 1796-1815, San Giorgio di Piano, Minerva, 2003, pp. 84-86