"Dinastia Savini" al Museo Ottocento Bologna

@ Piazza S. Michele, 4, 40125 Bologna (BO)
18 ottobre 2024, 12:00

Dal 18 ottobre 2024 al 3 marzo 2025 si tiene al Museo Ottocento Bologna la mostra Dinastia Savini, a cura di  Francesca Sinigaglia e Ilaria Chia. 

Sono esposte novanta opere molto rappresentative dell'attività di Giacomo (1768-1842), Alfonso (1838-1908) e Alfredo (1868-1924) Savini, appartenenti a una famiglia di artisti che ha attraversato e caratterizzato l'Ottocento a Bologna.

Giacomo Savini fu allievo di Vincenzo Martinelli (1737-1807). Nei suoi paesaggi superò la visione arcadica del maestro per una rappresentazione basata sull'osservazione dal vero. 

Era solito raccogliere dati reali col suo taccuino e trasportarli sulla tela, immergendoli in un'atmosfera fantastica. Sceglieva temi e soggetti già tipici del romanticismo. 

Alfonso Savini fu artista colto e raffinato. Operò dalla metà dell'800 per un lungo periodo, praticando dapprima la pittura di storia -  con la quale vinse numerosi premi accademici - quindi la pittura di genere in stile neo-pompeiano e poi ispirato al Settecento. 

Le sue opere alla moda furono conosciute in tutto il mondo grazie al mercante d’arte Adolphe Goupil. Nel 1895 partecipò anche alla prima Biennale di Venezia. 

Alfredo Savini, nipote e figlio d'arte, fu da subito accreditato come pittore. Abbandonò però l'Accademia prima dell'esame finale. All'inizio lavorò assieme al padre, producendo opere di grande qualità. 

Straordinari i suoi ritratti femminili, spesso di donne della sua famiglia, che incontrarono il gusto dei nuovi acquirenti borghesi. 

Negli ultimi decenni del secolo lui e il padre Alfonso si influenzarono a vicenda in misura notevole.

Per tutta la vita Alfredo coltivò un particolare interesse per la natura e l'ambiente bucolico. Nei dipinti all'aria aperta appare particolarmente interessato allo studio della luce che colpisce le figure e la vegetazione attorno ad esse. 

Nel 1896 il suo dipinto Auxilium ex alto vinse il premio Baruzzi. Fu una ulteriore consacrazione della sua arte.

Dopo aver insegnato per alcuni anni al Collegio Venturoli, dal 1900 ottenne la cattedra all'Accademia Cignaroli di Verona. 

Nell’ultima parte della carriera abbandonò lo stile ereditato dal padre, accostandosi al liberty e al realismo. 

Nonostante la notevole diversità stilistica, i Savini ebbero alcuni tratti in comune, dalla formazione accademica al raggiungimento di una elevata maestria e qualità pittorica, riconosciuta nelle varie esposizioni nazionali e internazionali a cui presero parte.

Approfondimenti
  • 101 cose da sapere sulla pittura dell'800 a Bologna, a cura di Roberto Martorelli, Granarolo dell'Emilia, Patron, 2024, schede n. 05, 28
  • L'album inedito di Giacomo Savini. Pittura di paesaggio al Museo Davia Bargellini, a cura di Mark Gregory D'Apuzzo e Ilaria Chia, con Ilaria Negretti, Bologna, White Book, 2024
  • Dinastia Savini: Giacomo (1768-1842), Alfonso (1838-1908), Alfredo (1868-1924), a cura di Francesca Sinigaglia e Ilaria Chia, Bologna, M8 Museo Ottocento Bologna, 2024
  • Mostra commemorativa di Alfredo Savini, nel cinquantenario della morte, presentazione di Giuseppe Brugnoli, Bologna, Complesso monumentale del Baraccano, 1974
  • C.G. Sarti, Medaglioni bolognesi. Gli artisti, in: "La Vita italiana", 24 (1895), pp. 234-241