Dimissioni della Giunta Casarini
5 febbraio 1872, 00:01
Il 5 febbraio la giunta progressista di Camillo Casarini (1830-1874) si dimette a seguito di uno scandalo: l'assessore Guadagnini, distintosi in passato per la radicale riforma degli uffici comunali, è riconosciuto colpevole di malversazioni.
Il sindaco è costretto a lasciare il posto a una Giunta di transizione, presieduta dal moderato Giovanni Malvezzi.
Le nuove elezioni generali, indette per il 30 ottobre 1872, vedranno prevalere i “consorti”, i liberali moderati appoggiati dai cattolici, mentre gli Azzurri di Casarini subiranno una flessione. Nell'occasione voteranno meno della metà degli aventi diritto.
Approfondimenti
- Aurelio Alaimo, L'organizzazione della città. Amministrazione comunale e politica urbana a Bologna dopo l'unità (1859-1889), Bologna, Il mulino, 1990, pp. 177-178
- Alfredo Testoni, Bologna che scompare, ristampa della 2. ed., Bologna, Cappelli, 1972, p. 45