Decisa la soppressione delle corporazioni ecclesiastiche

5 maggio 1798, 00:02

Con la legge del 16 fiorile a. VI (5 maggio 1798) il Direttorio è autorizzato a sopprimere, concentrare e traslocare le corporazioni ecclesiastiche regolari e secolari, le confraternite, le mense vescovili e le abbazie, avocando alla nazione i loro beni.

Deve al contempo provvedere al mantenimento dei membri delle corporazioni soppresse. Da queste disposizioni sono esclusi i beni delle parrocchie e le istituzioni laicali.

Il 15 maggio viene emanata un'ordinanza che vieta ai religiosi l'alienazione degli “effetti di ragione dei rispettivi conventi e benefici”, considerata un furto e punita di conseguenza.

Nel corso del 1798 verranno chiusi alcuni dei principali conventi della città. Lo scioglimento delle corporazioni è dettato, oltre che da esigenze economico-finanziarie, anche dalla necessità di ridurre l'influenza della Chiesa nella società.

Il 13 pratile a. VI (1 giugno 1798) saranno avocati alla Nazione i beni delle congregazioni religiose maschili. Con la legge 24 pratile (12 giugno) saranno soppressi i conventi femminili.

Con la legge del 15 messidoro (3 luglio 1798) saranno definite le modalità di riconversione dei beni ecclesiastici. I conventi e i monasteri verranno considerati potenziali sedi di uffici e servizi pubblici: tribunali, scuole, caserme, prigioni e così via.

Approfondimenti
  • Alla scoperta del Risorgimento a Bologna e provincia, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, nuova ed., Bologna, Congregazione felsinaria, 2011, p. 10
  • Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, Bologna, Cappelli, 1980, p. 90
  • Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, pp. 30-31
  • Andrea Emiliani, Bologna. Cronache dal vivere, Argelato, Minerva, 2013, pp. 23-24
  • Mario Fanti, Confraternite e città a Bologna nel Medioevo e nell'età moderna, Roma, Herder, 2001, pp. 598-600
  • Andrea Farnè, Le opere pie a Bologna. Ruolo e storia della Compagnia de' Poveri Vergognosi, Bologna, Le coq, 1989, p. 95
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, p. 114
  • Umberto Marcelli, Saggi economico sociali sulla storia di Bologna dal secolo XVI al XVIII, Bologna, Patron, 1962, p. 241
  • Umberto Marcelli, Le vendite dei beni ecclesistici a Bologna e nelle Romagne (1797-1815), in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Nuova Serie, 8 (1956-57), pp. 247-333
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 113
  • Il Risorgimento a Bologna, a cura di Giuseppe Maria Mioni e Marco Poli, Bologna, Studio Costa, 2010, p. 13