Debutto di Ottorino Respighi con "Semirama"

20 novembre 1910, 00:00

In una stagione musicale contrassegnata da grandi successi - tra essi la Norma di Bellini e il Tannhauser di Wagner - debutta al Teatro Comunale Ottorino Respighi (1879-1936), giovane compositore bolognese destinato a una luminosa carriera.

La sua Semirama, “opera d'allure straussiana“ (Verti), vede tra gli interpreti Elsa Bland, Maria Llacer, Giuseppe Borgatti ed è orchestrata da Rodolfo Ferrari, direttore unico dell'autunno operistico bolognese.

Respighi è stato allievo del Liceo musicale, dove si è diplomato in violino nel 1899 e in composizione nel 1901.

Dal 1911 terrà la cattedra di composizione al Liceo musicale, per poi passare nel 1913 con lo stesso ruolo al Conservatorio di Roma. Nella capitale produrrà alcuni dei suoi pezzi più famosi, come Le fontane e I pini di Roma.

Approfondimenti
  • Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni, parte I, Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, p. 205
  • Renzo Giacomelli, Il Teatro comunale di Bologna. Storia aneddotica e cronaca di due Secoli (1763-1963), Bologna, Tamari Editori, 1965, pp. 103-104
  • Renzo Giacomelli, Vecchia Bologna. Ricordi di mezzo secolo, Rocca San Casciano, Cappelli, 1962, p. 131
  • Gianmario Merizzi, ... e tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, p. 71
  • Daniele Piccinini, Fabio Raffaelli, Le case degli artisti in Emilia-Romagna: pittori, scrittori, musicisti, Bologna, Pendragon, 2014, pp. 371-373
  • Jenny Servino, Respighi e il Liceo musicale, in: Le stanze della musica: artisti e musicisti a Bologna dal '500 al '900, Cinisello Balsamo, Silvana, 2002, p. 173
  • Lamberto Trezzini, Teatro dei Bibiena, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 3., p. 154
  • Roberto Verti, Il Teatro comunale di Bologna, Milano, Electa, 1998, p. 51