D'Annunzio declina l'offerta di successione a Pascoli

dal 1 al 31 maggio 1912

Dopo la morte di Giovanni Pascoli, la cattedra di letteratura dell'Università di Bologna è offerta a Gabriele D'Annunzio, che declina l'invito con un telegramma divenuto celebre: "L'onore è grande, ma il mio amore della libertà è ancor più grande".

L'eventuale arrivo di D'Annunzio a Bologna non è comunque a tutti gradito: ad esempio Riccardo Bacchelli, in una lettera al "Resto del Carlino", denuncia la sua estraneità alla tradizione classicista della città.

Approfondimenti
  • Andrea Battistini, La letteratura contemporanea, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova ed. AIEP, 1990, vol. 5., p. 264
  • Pier Paolo Cheli, Alla morte del Pascoli fu invocato D'Annunzio sulla cattedra bolognese, in: "Strenna storica bolognese", 1971, pp. 93-112
  • Gaudeamus igitur: studenti e goliardia 1888-1923, Bologna, Bologna university press, 1995, p. 42
  • Giuliano Simionato, La successione di Giovanni Pascoli all'Ateneo di Bologna. Storia di una polemica, in "Studi romagnoli", 51 (2000), pp. 535-562