Crevalcore nella Diocesi di Bologna

6 maggio 1822, 12:12

Il cambio della giurisdizione ecclesiastica, dalla Diocesi di Modena a quella di Bologna, è un evento memorabile per la popolazione di Crevalcore, patria del medico anatomista Marcello Malpighi (1628-1694) e un tempo appannaggio dell'abbazia di Nonantola.

Il 6 maggio il possesso delle parrocchie è preso dall'arcivescovo di Bologna Carlo Oppizzoni, sulla base del Breve di Pio VII dell'11 dicembre 1821.

Il cardinale è accolto al confine del comune "da un pomposo corteggio" preparato per riceverlo, "salutato da festosi suoni di banda militare e riverito da una numerosa folla di popolo".

Nei pressi del Castello è accolto da "iterati colpi di spingarde" e dal suono delle campane. Nella chiesa, dopo la celebrazione liturgica, dedica al popolo "parole di tenerezza e d'amore".

L'accoglienza prosegue fuori dal tempio, nel paese ornato di tappeti e piante di cedro. Alla sera la festa si conclude con "una elegantissima luminaria e due grandi macchine di fuochi artificiali" (Atti).

Approfondimenti
  • Gaetano Atti, La patria di Malpighi, in: "L'Album", 31 (1852), pp. 242-244
  • Gaetano Atti, Storia di Crevalcore, estratto dall'Almanacco statistico bolognese per l'anno 1841, ripr. facs., San Giovanni in Persiceto, F.A.R.A.P., 1981
  • Gabriele Cremonini, BO-stick. Viaggio tra cento misteri e curiosità di Bologna e del suo territorio, Bologna, Pendragon, 2007, p. 78