Convenzione per le sepolture

@ Oratorio di San Rocco
dal 1 gen al 31 dic 1821

Al termine di una annosa controversia sulla concessione delle aree di sepoltura, il Delegato Pontificio e la Municipalità di Bologna stipulano una convenzione, secondo la quale le aree monumentali della Certosa vengono concesse a pagamento e rimangono gratuite solo quelle per le inumazioni dei poveri.

Presso le parrocchie e gli ospedali sono istituite camere mortuarie. Il trasporto del defunto avviene singolarmente, in cassa e su carro chiuso sormontato da una croce.

Nella camera mortuaria di San Rocco alla salma è posta la medaglia con il numero di posizione nel cimitero. Il trasporto è effettuato dopo le ore 20 (per i non cattolici e per i morti degli ospedali dopo le 22).

Sulle fosse è apposta una croce di piombo, mentre sulle le lapidi è prescritta l'iscrizione in latino. Nel 1821 viene chiuso il piccolo cimitero dei bambini nati morti, esistente presso Porta Saragozza: da questo momento essi saranno sepolti in Certosa.

Approfondimenti
  • Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1955, pp. 262-268 (oratorio di S. Rocco)
  • La Certosa di Bologna. Un libro aperto sulla storia, Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009, a cura di Roberto Martorelli, Bologna, Tipografia moderna, 2009, p. 63 (scheda di W. Baietti)