Contrabbando di materiale bellico

8 gennaio 1915, 00:00

Un'indagine di polizia scopre che numerose aziende emiliane, tra cui nove bolognesi, producono spolette per bombe da cannone, che poi vengono inviate di contrabbando in Germania.

La cosa fa scandalo: molte di quelle bombe saranno probabilmente utilizzate contro i soldati italiani, di lì a poco impegnati al fronte contro gli Austriaci.

Il sospetto coinvolge anche la ditta Zamboni & Troncon: l'8 gennaio il "Mattino" denuncia l'esistenza, presso questa fabbrica, di una misteriosa commessa di spolette di artiglieria.

Si scoprirà però che essa fa parte della "mobilitazione occulta", avviata da tempo dall'Esercito italiano.


Approfondimenti
  • Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, pp. 55-56
  • Tiziano Costa, Bologna durante la Grande guerra. Storie di cent'anni fa, Bologna, Costa, 2015, pp. 47-49
  • Tiziano Costa, Il secolo scorso a Bologna. Storia e vita del Novecento, Bologna, Costa, 2006, p. 55 sgg.
  • Fabio Degli Esposti, La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918), Milano, Edizioni Unicopli, 2017, p. 134