Concorso per la facciata di San Petronio

@ Basilica di S. Petronio
28 febbraio 1933, 00:00

Viene bandito un concorso nazionale per il disegno della facciata di San Petronio. Nel 1928 un proposito di Leandro Arpinati, appoggiato da Guido Zucchini - autorevole erede di Rubbiani nei restauri bolognesi - aveva ricevuto un netto rifiuto da parte del ministro della Pubblica Istruzione Piero Fedele.

Questi aveva ammonito il Podestà a non recare offesa “alla meravigliosa bellezza di una delle più stupende piazze d’Italia”, eliminando “uno degli elementi principali di questa bellezza”.

Le ipotesi di sovrapposizione di soluzioni moderne sul corpo antico della basilica vengono pesantemente stigmatizzate sul “Resto del Carlino” da Marcello Piacentini, il più autorevole architetto italiano del periodo: “Lasciamo San Petronio com’è: sta benissimo”.

Contrario è anche Igino Benvenuto Supino, titolare della cattedra di Storia dell’Arte all’Università, mentre in un articolo non pubblicato l’architetto modernista Enrico De Angelis irride al desiderio “di impiastricciare il profilo alpino del S. Petronio con un merletto di guglie trite”.

Il 24 gennaio 1935 il podestà Angelo Manaresi inaugurerà comunque una esposizione dei progetti e tre di essi saranno giudicati eseguibili: quelli di Guido Cirilli, di Domenico Sandri e di Duilio Torres, tutti quanti in blando stile neo-gotico. Non si passerà, tuttavia, ad alcun concreto intervento.

Approfondimenti
  • Luca Baccolini, I luoghi e i racconti più strani di Bologna. Alla scoperta della “dotta” lungo un viaggio nei suoi luoghi simbolo, Roma, Newton Compton, 2019, pp. 226-228
  • Alfredo Barbacci, Memorie. Una vita per l’arte, Bologna, Nuova Abes, 1983, pp. 144-145
  • Bologna in cronaca. Notiziario cittadino del nostro secolo, 1900-1960, a cura di Tiziano Costa, Bologna, Costa Editore, 1994, p. 61
  • Giovambattista Bossio, Maria Cristina Suppi, I concorsi per il restauro della facciata di San Petronio. Il dibattito sul metodo, in: “Il carrobbio", 13 (1987), pp. 65-84
  • Giovambattista Bossio, Maria Cristina Suppi, I concorsi per il restauro della facciata di San Petronio. I valori in gioco e le occasioni mancate, in: “Il carrobbio", 14 (1988), pp. 53-74
  • Giuseppe Coccolini, L’arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 130
  • Carlo De Angelis, Tra fantasia e utopia: i progetti interrotti per Bologna, in: Le Bologne possibili, Bologna, Centro stampa Regione Emilia-Romagna, 2016, pp. 49-50
  • Mario Fanti, Il concorso per la facciata di San Petronio nel 1933-1935, in: “Il Carrobbio", 2 (1976), pp. 159-176
  • Mario Fanti, La facciata di San Petronio. La secolare storia di un’opera incompiuta, in: La piazza Maggiore di Bologna. Storia, arte, costume, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Banca popolare di Bologna e Ferrara, 1984, pp. 114-121
  • Aldo Foratti, La facciata di San Petronio: un problema ed un concorso, Bologna, Tip. Azzoguidi, 1935
  • Giuliano Gresleri, La tela di Penelope. Bologna 1850-1950, in: Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 46-51
  • A. Masetti Zannini, Concorso per la facciata di S. Petronio, in “Bollettino del Sindacato provinciale fascista ingegneri", Bologna, n. 1, 1933
  • Le meraviglie di Bologna, vol. 2: Piazza Maggiore, testo di Giancarlo Bernabei, Bologna, Santarini, 1992, pp. 88-90
  • La Piazza Maggiore di Bologna. Storia, arte, costume, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Aniballi, 1984, pp. 114-121
  • Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell’Accademia Clementina, a cura di Luigi Vignali, Alfredo Leorati, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995 (G. Setti)