Comunisti alla sbarra
5 luglio 1934, 00:00
L’organizzazione comunista bolognese sconta la vasta azione di propaganda svolta nel 1933 e culminata il 17 luglio con il lancio di volantini e l’esposizione di bandiere rosse in numerose località della provincia.
Sedici militanti vengono processati a Roma dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. Tra essi Italo Taddia, Dalife Mazza, Medardo Masina, Renato Nanni, Modesto Baccari. La sentenza, emessa il 5 luglio, li condanna tutti quanti, per un totale di 87 anni di carcere.
Dalife Mazza verrà riconosciuto responsabile di costituzione e appartenenza al PCI e subirà 10 anni di carcere e 3 di sorveglianza speciale. A Civitavecchia avrà come compagni Umberto Terracini, Arturo Colombi e Giancarlo Pajetta.
Approfondimenti
- Antifascismo e Resistenza a Casalecchio di Reno. Documenti e testimonianze, a cura di Graziano Zappi (Mirco), Bologna. Libreria Beriozka, 1988, p. 99
- Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 30