Centro di smistamento per le truppe

26 novembre 1805, 00:02

Durante la guerra contro l'Austria e il Regno di Napoli, la città viene scelta come centro di smistamento dei reparti inviati al fronte.

Tra Modena e Bologna è istituito un grande campo di riserva per le truppe del Regno d'Italia, sotto la diretta responsabilità del ministro della guerra Pino.

Da tutte le regioni arrivano a Bologna processioni di coscritti: ogni Dipartimento è tenuto a fornire 1.000 uomini, tolti “alle Campagne e alle Arti”.

Secondo le autorità il transito continuo di truppe non turba più di tanto l'ordine pubblico, anche se non mancano risse e uccisioni. Gli episodi sono giudicati di poco conto, considerando “l'immenso numero della forza armata transitata”.

Tra gli inconvenienti vi è l'immissione nel mercato cittadino, da parte di soldati reduci dal Veneto, di una grande quantità di monete austriache fuori corso.

Il piccolo commercio, già vessato da tasse esorbitanti, è messo in grave difficoltà. Fra tutti i corpi che transitano a Bologna il battaglione “più appariscente” è quello dei polacchi.

Approfondimenti
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 186
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 151, 157
  • Angelo Varni, Bologna napoleonica. Potere e società dalla Repubblica Cisalpina al Regno d'Italia, 1800-1806, Bologna, M. Boni, 1973, pp. 246-247