Censimento degli opifici sul canale di Reno e il Cavaticcio

dal 1 gen al 31 dic 1826

L'ingegnere Giuseppe Tubertini (1759-1831) compie un censimento degli opifici e degli “Usi d'Acque per ogni ramo d'industria” dal canale di Reno.

Su di esso sono in funzione mulini da grano, mulini da rizza, macine da galla, frantoi, cartiere, magli per la carta, il ferro e il rame, “pille da riso, pistrini, cilindri o buratti per riso”, filatoi da seta, fabbriche di panni, “caldierini, caldiere, pilloni da droghe e da maiolica”, la manifattura dei tabacchi, lavanderie e bagni, pellacanerie, pelliccerie, tintorie, “incresperie, trafile, gualchiere” e mangani.

A queste date non ci sono più le caratteristiche segherie sul canale del Cavaticcio, ma rimangono numerosi mulini, che utilizzano chiaviche superiori e inferiori al boccaccio sul Reno e poi scaricano le acque in questo canale, che percorre un antico alveo dei rio Vallescura.

Gli opifici scompariranno poco alla volta nel corso del secolo e solo le lavandaie rimarranno a testimoniare le antiche lavorazioni.

Approfondimenti
  • Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni. 1., Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, pp. 35, 66-67 (ill. A. Basoli), 93, 98-101, 138 (ill. A. Basoli), 189, 195 (foto)
  • Tiziano Costa, Canali & Aposa. Foto-percorso nella Bologna scomparsa, Bologna, Costa, 2001, pp. 68-77 (foto)
  • Angelo Zanotti, Il sistema delle acque a Bologna dal XIII al XIX secolo, Bologna, Compositori, 2000, pp. 209-210