Cattura e uccisione di Armando Ruscello

24 marzo 1945, 12:00

Durante un rastrellamento le Brigate Nere catturano e fucilano a Imola Armando Ruscello (Pedro, 1924-1945), operaio elettricista e vice comandante di battaglione nel distaccamento imolese della 7a Gap Gianni.

Il fratello Rino (Medaglia d'Oro al VM) era rimasto ucciso il 6 ottobre 1944 a Ca’ Genasia di Ghiandolino in uno scontro con i Tedeschi, assieme a Marino Dalmonte e a Elisa Gambassi.

Ad Armando sarà conferita la Medaglia d'Argento alla memoria con questa motivazione:

Entrava tra i primi a far parte del movimento clandestino partecipando a numerose azioni, sempre distinguendosi. La morte del fratello, caduto in combattimento, anziché fiaccarlo nello spirito, rinvigoriva la sua volontà di lotta. Attaccato da forze preponderanti su delazione, febbricitante si batteva strenuamente finché, colpito a morte, cadeva per la libertà della Patria.

Ai fratelli Ruscello sarà intitolato il distaccamento di Imola della 7a Gap. Nel 1974 verrà loro dedicato il nuovo Palazzetto dello Sport di via Volta.

Approfondimenti
  • Antonio Mambelli, Diario degli avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945, a cura di Dino Mengozzi, Manduria, P. Lacaita, 2003, vol. 2., p. 1213
  • La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, vol. 5: a cura di Luciano Bergonzini, 1980, p. 255