Castello di Galliera

Galliera, piazza XX settembre, 6
Questi ruderi sono ciò che rimane dell'antica fortificazione cittadina, costruita e distrutta cinque volte. La prima fortezza venne innalzata dal Cardinal Legato Bertrando del Poggetto nel 1330-32 e distrutta con la sua cacciata nel 1334; nella cappella trecentesca vi erano affreschi di Giotto e un polittico marmoreo di Giovanni di Balduccio (1334 c.). L'ultima costruzione, con fossato e otto torrioni di guardia, venne eretta per volontà di Giulio II nel 1507 e distrutta nel 1511.
Approfondimenti
  • Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 64
  • Gabriele Bonazzi, Bologna in duecento voci. Dizionario minimo di storia, cultura, umori di una città davvero europea, Sala Bolognese, A. Forni, 2011, pp. 187-188
  • Lodovico Frati, Il saccheggio del castello di Porta Galliera nel 1334, Bologna, Stab. Poligrafico Emiliano, 1912
  • Giotto e le arti a Bologna al tempo di Bertrando del Poggetto, a cura di Massimo Medica, Cinisello Balsamo, Silvana, 2005
  • Jacopo Ortalli, Carlo De Angelis, Paola Foschi, La Rocca imperiale di Bologna: archeologia romana del sito, assetto urbano, documenti medievali, Bologna, presso la Deputazione di storia patria, 1989
  • Ricerche sulla Montagnola di Bologna. Le fortezze papali, le ghiacciaie, i rifugi antiaerei, a cura di Giancarlo Benevolo e Massimo Brunelli, San Giovanni in Persiceto, Maglio, 2013
  • Athos Vianelli, Rocca o minaccia? Tormentata vicenda di una fortezza, in: "Bologna ieri, oggi, domani", 9, 11 (1992), pp. 50-55