Caccia agli "insorgenti"
24 luglio 1809, 00:02
Viene formata una Commissione militare per processare gli insorgenti. E' composta dal generale della Guardia Nazionale Giuseppe Grabinski (1771-1843), dal colonnello delle forze armate Antonio C. Galateo, dal podestà Luigi Tavecchi, dal consigliere Savini e da due ispettori di polizia.
Il 24 luglio tre ribelli vengono fucilati. Nei giorni seguenti pattuglie di soldati francesi e italiani percorrono le campagne a caccia di sospetti e sbandati, “dando pasto alla Commissione di processare”.
Sul Campo di S. Antonio, in San Mamolo, lavorano i boia, chiamati bratta (berretta) per la berretta rossa che calcano sul capo durante le esecuzioni.
Approfondimenti
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 217
- Giovanni Natali, L’insorgenza del 1809 nel Dipartimento del Reno, in: "Atti e memorie della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna", Fuori Serie, 2 (1936-37), pp. 43-109
- Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol.1. p. 32
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 125 (G. Grabinski)