Breve soggiorno di Giacomo Leopardi a Bologna

12 luglio 1825, 00:04

Diretto a Milano, Giacomo Leopardi fa sosta a Bologna dal 17 al 27 luglio, ospite del suo compagno di viaggio Padre Luigi Poni nel convento di S. Francesco. Il soggiorno è per lui particolarmente piacevole.

A Bologna è presente Pietro Giordani (1774-1848), ex segretario dell'Accademia di Belle Arti e già ospite a Recanati della famiglia Leopardi. Grazie a lui - e all'editore Pietro Brighenti (1775-1850) - Giacomo fa alcune conoscenze importanti, come il conte Antonio Papadopoli, "giovane signore veneziano", che gli offre un posto di assistente per gli studi.

E' accolto con favore nei salotti letterari cittadini: presso il marchese Massimiliano Angelelli (1775-1853), uomo di vasta cultura umanistica e "incomparabile" traduttore di Sofocle, nelle "stanze" della contessa Malvezzi e di Anna Pepoli Sampieri, presso il conte Marchetti.

Nelle sue lettere descriverà Bologna come una città "quietissima, allegrissima, ospitale", "piena di letterati nazionali, e tutti di buon cuore, e prevenuti per me molto favorevolmente".

E al fratello Carlo dirà: "Mi sono fermato nove giorni e sono stato accolto con carezze ed onori ch'io era tanto lontano d'aspettarmi, quanto sono dal meritare".

Positivo è anche il giudizio complessivo: "Bologna è buona, credilo a me che con infinita meraviglia, ho dovuto convenire che la bontà di cuore vi si trova effettivamente, anzi vi è comunissima".

Al giovane conte è prospettata la possibilità di un impiego a Bologna come segretario dell'Accademia di Belle Arti, incarico ricoperto in passato dall'amico e mentore Giordani.

Una ipotesi che poi purtroppo sfumerà, lasciandogli l'amaro in bocca. Definirà quello bolognese un "governo gotico le cui promesse più solenni vagliono meno che quelle di un amante ubbriaco".

Approfondimenti
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 81, nota 19 (M. Angelelli)
  • Bologna visitata in bicicletta, a cura del del Monte Sole Bike Group, Ozzano Emilia, Arti Grafiche Reggiani, 1999, p. 131
  • Alberto Caprioli, Leopardi e Bologna. Nuovi documenti, in: Giacomo Leopardi e Bologna: libri, immagini e documenti, a cura di Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna, Pàtron, 2001, pp. 63-66
  • I concorsi curlandesi. Bologna, Accademia di Belle Arti, 1785-1870, Bologna, Galleria d'arte moderna, marzo-maggio, Museo civico, giugno-luglio 1980, catalogo a cura di Renzo Grandi, Bologna, Grafis, 1980, p. 89
  • Giuseppe Lipparini, Leopardi a Bologna, in: "Strenna storica bolognese", 1928, pp. 57-58
  • Mario Maragi, Leopardi e la vita culturale bolognese del suo tempo, in: "Strenna storica bolognese", 38 (1988), pp. 247-264
  • Pantaleo Palmieri, Leopardi: frequentazioni bolognesi, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 121-123
  • Valeria Roncuzzi Roversi-Monaco, Bologna in punta di penna. L'immagine della città nelle guide artistiche, nelle vedute e nelle impressioni del Poeta, in: Giacomo Leopardi e Bologna, cit. p. 159
  • Giuseppe Carlo Rossi, Dona Marì e i suoi tempi, in: "Strenna Storica Bolognese", 1960, p. 287
  • Simonetta Santucci, Massimiliano Angelelli, in: Giacomo Leopardi e Bologna, cit. p. 272
  • Fiorenza Tarozzi, Politica, economia e società nell'età del Risorgimento a Bologna, in: “Quaderni di cultura del Galvani”, centocinquantenario, numero speciale, 2012, v. 1., p. 32
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 129