Bombe partigiane

26 febbraio 1944, 00:00

Il 26 febbraio una bomba è fatta brillare tra i binari della cintura ferroviaria nei pressi del Trebbo di Corticella, mentre un'altra esplode in via Indipendenza, all'interno del negozio “Nuova Italia” dello squadrista Peppino Ambrosi.

Il 29 febbraio, nei pressi di San Pietro in Casale, un ordigno distrugge un tratto di binari e al chilometro venti della linea Bologna-Ferrara avviene uno scontro a fuoco.

Lo stesso giorno la linea Bologna-Vignola è bersaglio di un attentato partigiano, così come la ferrovia Bologna-Venezia nei pressi di Calderara e la linea Bologna- Massalombarda.

Sempre il 29 al Pontelungo (BO) salta un traliccio dell'alta tensione. La zona rimane per alcune ore senza energia elettrica. Vengono danneggiati i binari di uscita del deposito tramviario, in appoggio allo sciopero del giorno successivo.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 368
  • Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, Bari, De Donato, 1975, p. 68