Bologna in lutto per la morte di Giuseppe Verdi

27 gennaio 1901, 00:00

Il 27 gennaio in ogni palazzo sventolano bandiere abbrunate e vi sono lunghe file sotto le sedi dei quotidiani cittadini, per accertarsi e avere particolari della morte a Milano di Giuseppe Verdi (1813-1901).

Il grande compositore, amato dai bolognesi, è da tanti anni cittadino onorario. Ha diviso con Wagner i favori dei cultori della musica operistica. Messaggi di cordoglio sono inviati da tutte le istituzioni musicali cittadine, dall'Accademia Filarmonica, alla quale Verdi fu aggregato nel 1868, all'orchestra del Comunale, al Liceo Musicale.

Un gesto particolarmente commovente è quello dell'Orbino della Mezzolara, un suonatore cieco di strada, che per tutto il giorno esegue musiche del maestro di Busseto, senza volere in cambio alcun compenso.

Enrico Panzacchi e Luigi Torchi terranno nelle settimane seguenti affollate conferenze in memoria e il 25 febbraio, al Comunale, Giuseppe Martucci inizierà il suo grande concerto operistico con lo Stabat Mater verdiano del 1897.

Nel 1913 un bassorilievo in bronzo dedicato a Verdi, opera dello scultore Silverio Montaguti, sarà collocato, assieme ad un analogo rilievo dedicato a Wagner, nel foyer del Teatro Comunale.

Approfondimenti
  • Piero Mioli, Canti e suoni di morte nell'antica Bologna, in: Di fronte all'aldilà. Testimonianze dall'area bolognese, atti del convegno di studi Bologna, 7-9 novembre 2002, Bologna, Barghigiani, 2004, pp. 132-133
  • Giuseppe Pittano, Carla Xella, I giorni di Bologna e dell'Emilia-Romagna, Bologna, Cappelli, 1978, p. 27
  • Teatro Comunale di Bologna, testi di Piero Mioli, fotografie di Carlo Vannini, Bologna, Scripta Maneant, 2019, p. 141
  • Il Teatro per la città, Bologna, Compositori, 1998, p. 109