Attilio Muggia e la Scuola superiore di Chimica industriale

@ Viale del Risorgimento, 4, 40136 Bologna BO
14 gennaio 1922, 00:00

È inaugurata presso la Scuola di Ingegneria, su iniziativa del suo direttore Attilio Muggia (1861-1936), la Scuola Superiore di Chimica Industriale, più volte richiesta dalla locale Società degli Ingegneri.

Obiettivo del nuovo istituto è favorire l’emancipazione dell’Italia dai prodotti industriali stranieri e promuovere lo sviluppo di un’industria chimica nazionale. Esso vuole anche rappresentare la ricerca di un maggiore collegamento tra scuola e industria.

Nelle intenzioni di Muggia, l’ambiente industriale emiliano deve essere rappresentato nel Consiglio direttivo della scuola.

Docente di Costruzioni civili e poi di Architettura tecnica, pioniere del cemento armato in Italia, il prof. Muggia è anche promotore, in qualità di presidente della Società degli ingegneri di Bologna, della riforma, a livello nazionale, degli studi di ingegneria.

Il nuovo edificio della Facoltà di Chimica industriale sarà realizzato nel 1934, assieme a quello di Ingegneria, nell’area di Villa Cassarini a Porta Saragozza.

Al contrario del vicino complesso di Vaccaro, memore del modernismo internazionale, l’edificio di Chimica industriale “svolge stancamente il tema di un classicismo di maniera”, in cui dominano “planimetrie simmetriche e bloccate, volumi chiusi, rivestimenti pretenziosi”.

Approfondimenti
  • M. Beatrice Bettazzi, Paolo Lipparini, Attilio Muggia. Una storia per gli ingegneri, Bologna, Editrice Compositori, 2010
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 134
  • Diaspore. L’Università di Bologna davanti alle leggi razziali, a cura di Gian Paolo Brizzi, Bologna, CLUEB, 2014, pp. 18-19
  • Erica Landucci, Passeggiata nel Liberty Bolognese, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2020, p. 90
  • Il Liberty a Bologna e nell’Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull’art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. p. 37 (A. Muggia)
  • Paolo Lipparini, Attilio Muggia: tecnica e didattica nell’architettura, in: “Strenna storica bolognese”, 48(1998), pp. 259-279
  • Paolo Lipparini, Ingegneria-architettura. La conciliazione improbabile di Attilio Muggia, in: Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 164
  • Alberto Preti, Università e Industria nella Bologna di un secolo fa: due universi lontani, in: “Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988", 8 (1989), p. 51
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d’arte, notizie d’oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 140
  • Università degli studi di Bologna, Rassegna storica dell’insediamento. Catalogo ragionato delle realizzazioni edilizie universitarie in rapporto all’assetto urbano, Bologna, Università degli studi di Bologna, 1974, pp. 71-72
  • Andrea Villa, I direttori della scuola di ingegneria di Bologna dalla fondazione al 1945. Brevi ritratti, in: “Saecularia Nona. Università di Bologna 1088-1988”, 11 (1993), p. 96 (A. Muggia)